St Pauli unica via: il day after fa male ma si guarda sempre avanti
Fa male, non lo nascondiamo. Fa male aver pensato di poter festeggiare in casa dei nostri rivali, fa male aver visto Amburgo invasa di sciarpe blu e bianche per tutta la notte, fa male averli visti esultare a fine partita come se avessero conquistato (loro) una promozione comunque complicatissima. Fa male aver perso giocando male, o meglio, peggio dell'Amburgo. Perché il campo ha detto chiaramente che i nostri avversari hanno disputato una ripresa gagliarda, cercando la vittoria a tutti i costi, mentre il St Pauli era alle corde.
L'ingresso in campo di Amenyido è stato il segnale di Hürzeler, che forse non si fida abbastanza delle sue riserve: il pareggio era da difendere. Tante le scelte difficili da spiegare: perché Afolayan, in giornata super negativa, sia rimasto in campo fino agli ultimi minuti, perché non fosse stato possibile dare un cambio ad Eggstein, perché Hartel è stato impiegato solo come esterno d'attacco a sinistra quando è molto più letale al centro e perché Saad sia entrato in campo solo col il St Pauli sotto di una rete.
D'altro canto c'è da ammettere che si è trattato solo del primo match point sprecato e ne arriveranno altri due con altrettante squadre di bassa classifica. Anzi, domenica arriverà a Millerntor un Osnabrück già retrocesso con quattro giorni in meno di riposo, visto che per problemi al proprio stadio giocherà contro lo Schalke solo martedì prossimo (a porte chiuse e ironicamente ancora una volta a Millerntor). Poi all'ultima giornata si andrà in casa del Wiesbaden, al momento terzultimo in classifica e in questo weekend opposto a Kiel.
L'aspetto mentale a questo punto è fondamentale: contro l'ultima in classifica si dovrà vincere con la testa. Si dovranno scacciare paure che inevitabilmente sono riaffiorate, un po' come alla vigilia della trasferta di Hannover, altra squadra che non aveva più nulla da chiedere al campionato e che giocava libera mentalmente. Sarà una sfida delicatissima per il St Pauli quella di domenica prossima.
Al St Pauli servono tre punti, perché il Fortuna è 4 lunghezze dietro e in caso di arrivo a pari punti conta la differenza reti, nettamente a favore di Düsseldorf. C'è un però: sabato prossimo, alle 20.30, è in programma lo scontro diretto tra Kiel e Düsseldorf. In caso di vittoria dell'Holstein il St Pauli potrebbe festeggiare la promozione dalle camere d'albergo: certo, sicuramente meno bello rispetto all'ipotesi della festa a Millerntor, ma in questo caso alzi la mano chi vuole rischiare qualcosa... In caso di pareggio i pirati sarebbero costretti a raccogliere almeno un punto nelle ultime due gare.
Insomma, tutto è ancora aperto. Dobbiamo scrollarci di dosso le orribili scene del derby il più in fretta possibile. E guardare avanti. Sempre avanti. Perché come recitava lo striscione esposto ieri nello stadio dei cugini, il St Pauli è l'unica via.