Da bambini ultras, crescono e diventano Presidenti: il caso dei nostri cugini

21.06.2025 22:36 di  Redazione StPauli   vedi letture
Da bambini ultras, crescono e diventano Presidenti: il caso dei nostri cugini

Non è un caso nuovo: abbiamo avuto nel passato ed abbiamo ancora esempi attuali.
Dalla presidente dell’Eintracht Braunschweig Nicole Kumpis, che viene dalla curva e ha partecipato a competizioni internazionali di atletica leggera
https://www.tuttostpauli.com/associazionismo/una-ultras-alla-guida-dell-eintracht-braunschweig-benvenuta-presidentessa-453 e non è neanche la prima presidentessa donna.
A Berlino, lato Hertha, fu eletto un capo degli ultras nativo della ex DDR, legato anche agli ambienti della estrema destra locale.
https://www.tuttostpauli.com/associazionismo/hertha-un-ultra-diffidato-eletto-dai-soci-al-timone-del-club-543
Gli esempi sono tanti: aggiungiamo ora anche i nostri cuginetti che stanno svolgendo, nelle ore in cui scriviamo il racconto delle loro “gesta”, la loro assemblea generale elettiva.
Hanno eletto anche una nuova donna nella presidenza composta da 5 soci della loro associazione sportiva che conta oltre 130.000 iscritti.
Dai praticanti dello sport di base gli elettori cuginetti hanno eletto una medaglia d’oro delle Olimpiadi del 2016 nel beach volley
https://www.tuttostpauli.com/associazionismo/ad-amburgo-lo-sport-e-sempre-piu-popolare-si-grazie-anche-ai-cugini-dell-hsv-211
Lara Ludwig diventa così una delle vice presidenti componenti la presidenza di 5 soci.
A responsabile capo della presidenza è stato eletto Henrik Köncke che con 34 anni di esperienza porta le rimostranze della tifoseria stanca di essere trattata da bancomat e cassaforte dell’associazione sportiva.
Grosso impatto ha avuto la sua candidatura nella tifoseria dei nostri cari provinciali, dopo che negli ultimi anni i costi dei biglietti nella serie cadetta erano diventati tra i più cari di tutte le categorie tedesche.
Henrik Köncke è anche conosciutissimo in quanto era il capo banda dei Pop Town, scioltisi nel 2019.
Era lui che con il megafono portava avanti canti e balli della retrocessione sportiva. Con la loro squadra avevano girato in tempi passati in lungo e in largo tutta l’Europa, le cronache ricordano anche la partita di UEFA a Roma del 23.11.2000 (1-0) dove quasi persero lo striscione davanti alla curva Nord.
Ma nel tempo si fa esperienza, si cresce e soprattutto si mette giudizio. Durante l’assemblea ha avuto il merito di presentare bene il suo programma e di battere un buon e agguerrito gruppo di candidati.
Con il tempo vedremo cosa di nuovo potrebbe portare nelle loro organizzazioni.
Sicuramente in sede Lega porteranno la proposta generale di regolarizzare negli stadi le coreografie di fumogeni e torce.
Sicuramente si farà sentire molto forte per cercare di sistemare e rafforzare il modello tedesco delle associazioni sportive.
Più forte è il desiderio delle associazioni del Nord, in Germania, con Brema, Sankt Pauli, ora anche i cuginetti, insieme alle due di Berlino, Magonza ed altre.
Inoltre chiarire le situazioni delle associazioni, specie di Lipsia, che guardano al capitalismo speculativo come in Italia.
In seconda battuta anche al Wolfsburg e a Leverkusen.
Molto lavoro sicuramente anche con il costo biglietti: sicuramente problema facile da risolvere per poi posizionarsi con la prossima candidatura della città alle Olimpiadi (2036/40/44), dove potrebbe la sua associazione ricevere dal cielo una cascata di fondi ed anche un nuovo stadio.
Quando raccontavamo scherzando che era meglio che restassero in serie B, non dicevamo certo una cattiveria.
Buon lavoro presidente Henrik.