Wolfsburg-Werder Brema: una riflessione su diritti e cultura dei tifosi

07.08.2022 23:32 di Massimo Finizio   vedi letture
Settore ospiti a Wolfsburg
Settore ospiti a Wolfsburg

Andiamo indietro nel tempo fino a sabato, alla prima di campionato in Bundesliga: Wolfsburg contro Werder Brema, partita dichiarata tranquilla anche dalle riunioni che si svolgono sempre pre-gara tra i coordinamenti dei tifosi delle due squadre. Non si tratta degli SLO che conosciamo noi in Italia ma di veri e propri coordinamenti che conoscono e collaborano tutta la settimana con i propri tifosi secondo direttiva UEFA, insieme ai dirigenti dei club ed alle forze dell'ordine (ne avevamo parlato qui).

Quindi partita tranquilla e senza problemi. Non ci sono mai state nel passato, mai problematiche tra le due tifoserie. Le due città distano circa 180 km e di questi tempi  le tifoserie si spostano volentieri via treno, per cui circa 2,5 ore di percorso. Lo abbiamo fatto anche noi la scorsa settimana per percorrere i circa 350 km e seguire i nostri Pirati in coppa a Duisburg: è più bello con tanti tifosi, con i treni pieni e anche divertimento goliardico (link).

La tifoseria del Werder era partita la mattina presto con vari treni regionali: circa 3000 persone. All'arrivo alla stazione centrale di Wolfsburg, come sempre, ci sono dei controlli anche a campione, circa 2 ore prima del fischio di inizio. Si possono verificare anche incomprensioni, ma qui sta la grande importanza dei coordinamenti che con il loro personale possono e devono intervenire per redimere le situazioni incresciose, anche come sempre fatto in precedenza in altri casi. Lo devono fare e lo possono fare tutti i responsabili dei coordinamenti: il Werder ne ha circa 5 al seguito, che hanno tesserini speciali di riconoscimento soprattutto per le trasferte da esibire alle forze dell'Ordine. 

Invece qui nasce il problema che sta diventando caso politico e sportivo, in quanto le forze dell'ordine (disordine in questo caso) non hanno voluto vedere nessun tesserino, imponendo ad un gruppo di tifosi, tra cui molte donne bambini (anche tifosi anziani che spesso in Germania vanno tranquillamente in trasferta) controlli corporei.

Il tifo caldo che era al seguito ha cercato anch'esso di trovare a voce alta un compromesso ma è stato messo a sua volta sotto controllo. Sono poi state sequestrate aste delle bandiere normalmente denunciate (essendo autorizzate negli stadi tedeschi), tamburi e striscioni. Si è quindi creata una situazione di tensione durante una "allegra scampagnata fuori porta" bloccando quindi anche la stazione in tempo di vacanze (interruzione di servizio pubblico). 

Il risultato è stato che il gruppo più caldo della tifoseria ha deciso di boicottare la partita, tornare a casa ed iniziare ad inviare messaggi alla associazione del Werder Brema. I dirigenti che erano già allo stadio hanno informato subito il direttore di gara della mancanza di circa 500 dei propri tifosi, ritenendo che il fatto fosse un chiaro caso sportivo contro il Werder che non avendo il sostegno del proprio pubblico caldo non potesse giocare la partita. 

Varie associazioni dei tifosi si mettevano subito all'opera denunciando la polizia per non aver fatto il proprio dovere ma la partita si giocava in ogni caso. La sfida si conclude sul 2-2 con una parte del settore semivuoto (vedi foto) e nel dopo partita inizia immediatamente la sequela dei comunicati stampa di tutte le associazioni e delle testate dei mass media, tutti contro un servizio assurdo che invece di esser al fianco dei tifosi, si è comportato in maniera antisportiva. 

Il Presidente del Werder Hess-Grunewald, socio dell'associazione dal 1970 ed eletto Presidente dalla base sportiva nel 2014, come sempre succede in Germania, addirittura nel dopo partita infuocato diceva: "Sono fiero di essere Presidente du una associazione che ha tifosi stupendi, in Germania abbiamo una cultura sportiva eccezionale, abbiamo una cultura sportiva eccezionale che porta tantissimi bravi sostenitori in trasferta, quello che è successo va contro questa cultura che noi abbiamo forgiato negli anni, contro le associazioni sportive e contro l'economia delle stesse. Bisogna subito dare una risposta politica prima di perdere il cordone ombelicale con la base associativa, tutti si devono chiedere in Germania cosa vogliamo nel nostro Sport e nei nostri stadi: uno stato libero come lo siamo stati fino a ieri, o guardiamoci intorno negli altri campionati dove la democrazia e la libertà di andare allo stadio non la vediamo tutti i giorni?

Grazie Presidente Hess-Grunewald, noi proponiamo lei come Presidente di tutti i club italiani, Lei è un esempio per noi Forza Brema sempre e che sia resa giustizia ai tifosi del Werder Brema!