Cronaca di una trasferta annunciata – Werder Brema

Ho avuto la fortuna di essere a Brema questa domenica per la trasferta che aspettavo da anni. Provo a descrivere le sensazioni e l'atmosfera del derby del Nord.
29.04.2025 20:00 di  Vittorio Manta   vedi letture
Cronaca di una trasferta annunciata – Werder Brema
© foto di Tuttostpauli

Ho avuto la fortuna di essere a Brema questa domenica per la trasferta che aspettavo da anni. Non solo per il gemellaggio con gli amici bianco-verdi, ma perché a Brema ci ho vissuto nel periodo in cui al Weser Stadion giocavano Ailton, Klasnic e Micoud, ed era l’estate in cui si è festeggiato per giorni con il “piattone” di campioni di Germania. Bei tempi e bei ricordi.

Il viaggio è cominciato abbastanza presto con il binario del regionale per Brema invaso dagli ultras del St.Pauli e dalle mille bandiere della coreografia. Prima sorpresa della giornata all’arrivo del regionale, da cui scendono numerosi i tifosi dell’HSV per la partita con Karlsruhe. Sguardi in cagnesco, qualche insulto e qualche vaffa, ma la situazione si risolve abbastanza in fretta e ognuno per la sua strada.

Un’oretta dopo appena siamo già a Brema, e stavolta gli sguardi sono di riconoscimento e amicizia, chi più e chi meno hanno quasi tutti qualcuno da incontrare, vecchie amicizie, fanclub gemellati o semplicemente compagni di baldoria da rivedere. In giro per la città c’è un’aria di festa, le maglie del Werder si mischiano a quelle del St.Pauli e la terribile Beck’s scorre già dalle antimeridiane. Il meteo nordico ha anche deciso di prendersi una pausa dagli antipatici stereotipici e splende il sole. Birra più o birra meno è giunto il momento di spostarsi allo stadio che a Brema si raggiunge a piedi dal centro costeggiando il fiume Weser. L’atmosfera è semplicemente fantastica, ogni maglia marrone è accoppiata ad una verde, si cammina e si scherza tutti insieme, mentre sul grande parco sugli argini del fiume la gente è sdraiata al sole o é impegnata a chiacchierare.

Quando comincia ad intravedersi lo stadio sembra che galleggi sull’acqua, più ci si avvicina e più cresce l’emozione, non solo per la partita imminente ma anche per la gran aria di festa che si respira. Intorno allo stadio l’eccitazione è tanta, tant’è che mi perdo gli amici di Amburgo con cui ci saremmo dovuti incontrare all’entrata dello stadio. Loro sono infatti nel settore ospiti, io nella curva adiacente insieme ai tifosi del Werder, direttamente dietro a Vasjli.

Tante chiacchiere e qualche birra dopo e finalmente sta per cominciare la partita. Si incrociano come d’abitudine i cori a supporto e partono le coreografie e fumogeni da entrambe le parti. Partono anche le proteste da parte dei tifosi del Werder. Che ne hanno un pò per tutti, polizia, DFB, orario di inizi delle partite, onestamente ho perso il conto. I tifosi del St.Pauli al confronto sembrano scolaretti.

inalmente si comincia. Il St.Pauli parte bene, chiude tutti gli spazi e il Werder non riesce minimamente a impostare dal basso. A centrocampo Smith domina e ci sarebbe anche una buona azione conclusa a rete da Boukhalfa che però è in fuorigioco. Il Werder cambia impostazione e prova a sfruttare la maggiore velocità degli attaccanti, va anche a rete da distanza ravvicinata dopo una ribattuta, ma anche stavolta in fuorigioco. Rimane lo 0-0 fino alla fine del primo tempo.

Il secondo tempo è invece decisamente sottotono da entrambe le parti, il St.Pauli sembra accontentarsi e non spinge più di tanto, il Werder stranamente rimane piantato sulle posizioni e non cambia per molto tempo né modulo né uomini. Rischia tanto poi per un contatto su Saad in area, il rigore ci sarebbe, ma non viene assegnato dall’arbitro. Io sono a 5 metri e il contatto effettivamente non è chiaro dal vivo, Saad invece deve averlo sentito bene perché sgrana agli occhi per l’incredulità e quasi non riesce a protestare. Dall’altro lato invece rischia il St.Pauli su uno dei pochi errori di schieramento che portano ad un contropiede e gol in fuorigioco di pochissimo. Alla fine, la partita si conclude abbastanza noiosamente con il peggiore dei risultati 0-0, ma è un punto importantissimo per il St.Pauli, in trasferta contro una squadra in forma che aveva vinto le ultime quattro partite di fila. Resta decisamente l’amarezza per i tifosi del Werder che non capiscono l’atteggiamento remissivo del secondo tempo, in quanto il punto a loro porta poco beneficio.

A partita conclusa incontro dei miei amici e si ritorna verso casa lungo il fiume sulla cornice di un tramonto fantastico, si scambia ancora qualche chiacchiera con i tifosi di casa, e ci si scambiano gli auspici di reincontrarsi il prossimo anno. Ciao Brema, è sempre un piacere! (a parte la Beck’s).