[ITA/DEU] FCK AFD: il Sankt Pauli da anni in prima fila: le storie e la giurisprudenza
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Ormai è solo questione di poco tempo: ancora una volta, grazie al Sankt Pauli e alla sua enorme forza sociale radicata, la AfD ha solo le ore contate.
Da anni, sulle tribune di tutto lo stadio, vengono sventolate bandiere contro la AfD e adesivi vengono distribuiti in tutte le zone della città.
Come sempre, le magliette girano non solo per tutta la Germania: vengono comprate e indossate in tutto il mondo. Il presidente del Sankt Pauli ha recentemente mostrato una spilla-adesivo in televisione dopo le ultime elezioni di febbraio. Come sempre, i mass media italiani hanno pensato e scritto che fosse partita in quel giorno una nuova campagna, quando invece era nata molti anni prima.
Il Verfassungsschutz è un ufficio creato nel 1950, dipendente dal Governo tedesco sotto il Ministero degli Interni. La sua principale attività è quella di "difendere la costituzione", come chiaramente anche la stessa parola spiega. Dopo la Seconda guerra mondiale era chiaro che la nuova costituzione dovesse essere difesa e tutelata da rigurgiti neonazisti che avevano causato la guerra. Il suo lavoro è quindi la raccolta e la valutazione di informazioni per evitare che nuovi estremismi possano portare a rigurgiti del nazionalismo, a difesa della lex fundamentalis, la costituzione tedesca. Con sede a Colonia, ha 6 dipartimenti. Nel 1956 furono affiancati a questo ufficio federale il BND e il MAD, che sono i veri e propri servizi segreti tedeschi, equivalenti dei nostri AISI (BND) e AISE (MAD).
Tra i compiti di questo ufficio, simile per certi versi al nostro CSM, c’è anche la verifica che deputati o cittadini non vadano contro la costituzione, per poi portare dati e fatti rilevanti alle procure competenti, in caso di eventuali comportamenti anticostituzionali.
Da anni, quindi, questo ufficio prende in esame soprattutto i militanti della AfD, ma il controllo potrebbe allargarsi anche ad altre organizzazioni o associazioni che andassero contro la costituzione. Nel momento in cui i militanti si schierano apertamente contro la costituzione, con dichiarazioni che tutti noi abbiamo purtroppo dovuto ascoltare – “fuori gli immigrati”, “re-emigrazione” di tutti i non tedeschi – l’ufficio emette rapporti in cui vengono segnalati i punti anticostituzionali, che vengono poi presi in considerazione dai PM competenti.
Fino ad oggi, questo è avvenuto solo per militanti, dirigenti e sezioni della AfD nelle regioni dell’Est della Germania. Militanti e sezioni regionali venivano semplicemente avvertiti dell’esistenza di un richiamo, solo regionale, di una possibile infrazione costituzionale, che avrebbe potuto portare anche alla sospensione dei diritti civili: l’impossibilità di ricoprire incarichi pubblici. Ma con le elezioni della città di Amburgo del 25 febbraio,
Regionali di Amburgo – La Linke vince quando segue i valori del Sankt Pauli
che hanno visto anche una grande vittoria della Linke e una forte affluenza con sezioni che hanno registrato anche il 90,2% di votanti (il Sankt Pauli ha invitato tutti ad andare a votare), nel contesto dei 121 deputati eletti, ci sono anche 10 della AfD. Fatto però importante: uno di loro era già nella lista critica dell’ufficio di difesa della costituzione, anche se solo come “cittadino”.
Amburgo inaugura il parlamento tra contestazioni e ululati contro l'AfD
Noi eravamo gli unici, in quel momento, a lanciare l’allarme, essendo stati, per caso, presenti durante l’elezione e le prime proteste al Parlamento Regionale, che portarono a un innalzamento del livello di guardia.
L’elezione di Memmerich, neonazista della città anseatica, ha fatto innalzare da regionale a nazionale il livello d’allerta dell’ufficio preposto alla tutela della costituzione. Memmerich infatti era da tempo nella lista dell’ufficio, soprattutto da quando cercava di spiegare che la Seconda guerra mondiale era stata solo uno scherzo della vita e che l’Olocausto non era mai avvenuto. Insieme ad altre sue citazioni, era finito in cima alla lista dei potenziali “pericolosi”, ma la sua elezione ha alzato ulteriormente l’asticella della AfD.
L’ufficio ha lavorato la pratica di Memmerich per oltre un mese, per poi emettere un rapporto che ha dato ai PM un segnale chiaro: la AfD è contro la costituzione a livello nazionale. Da questo momento, come previsto, il lavoro passa alla giurisprudenza. Una eventuale messa al bando della AfD potrebbe essere presa in considerazione solo se un gruppo parlamentare del Bundestag (parlamento tedesco) o una regione del Bundesrat (camera delle regioni) ne facesse richiesta.
Attualmente la AfD “giustamente” si difende dicendo che l’ufficio di difesa della costituzione ha solo emesso un rapporto, dimenticando però la gravità di un tale documento, che potrebbe portare all’esclusione da ogni incarico ufficiale e alla cancellazione del nome AfD.
Un sondaggio di alcuni giorni fa indicava che il 52% delle persone era favorevole a cancellare e proibire la AfD, ma le cose stanno andando sempre peggio per loro, soprattutto nel nord della Germania.
La città di Sankt Pauli… di Amburgo è già in fibrillazione e sta organizzando numerose dimostrazioni per far progredire la procedura. Molti gruppi parlamentari si stanno riunendo per decidere se, come e quando presentare la richiesta agli organi competenti per la messa al bando della ormai defunta AfD (salmo requiem).
La stessa nuova coalizione appena eletta della nostra bella città sta già per prendere questa decisione. Ma, per una volta, viene superata dalla città di Brema, che una volta tanto batte il Sankt Pauli.
La città di Brema, da nostre fonti ben fondate, dovrebbe presentare a breve la richiesta per la messa al bando del partito neonazista. Per la AfD sarebbe l’inizio di un lungo stato comatoso; il decesso, lo step seguente. Ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis vostrae, amen.
Es ist nur noch eine Frage der Zeit: Wieder einmal ist es dem FC St. Pauli und seiner tief verwurzelten sozialen Kraft zu verdanken, dass die AfD nur noch wenige Stunden hat.
Seit Jahren werden auf den Tribünen des gesamten Stadions Fahnen gegen die AfD geschwenkt, Aufkleber werden in allen Stadtteilen verteilt.
Wie immer gehen die T-Shirts nicht nur durch ganz Deutschland – sie werden weltweit gekauft und getragen. Der Präsident des FC St. Pauli zeigte kürzlich nach den Wahlen im Februar im Fernsehen einen Sticker-Anstecker. Wie immer dachten und schrieben die italienischen Medien, dass an diesem Tag eine neue Kampagne gestartet sei – dabei entstand sie vor vielen Jahren.
Der Verfassungsschutz wurde 1950 gegründet und untersteht dem deutschen Innenministerium. Seine Hauptaufgabe ist der Schutz der Verfassung, wie der Name schon sagt. Nach dem Zweiten Weltkrieg war klar, dass die neue Verfassung gegen neonazistische Rückfälle geschützt werden musste. Die Arbeit des Amtes besteht daher in der Sammlung und Auswertung von Informationen, um neue extremistische Tendenzen zu verhindern – im Sinne des Schutzes der lex fundamentalis, des deutschen Grundgesetzes. Der Sitz befindet sich in Köln und es gibt sechs Abteilungen. 1956 wurden dem Amt der BND und der MAD zur Seite gestellt, die eigentlichen deutschen Geheimdienste – vergleichbar mit dem italienischen AISI (BND) und AISE (MAD).
Zu den Aufgaben des Amtes gehört – ähnlich dem italienischen CSM – die Überprüfung, ob Abgeordnete oder Bürger gegen die Verfassung handeln. Bei Verstößen werden die relevanten Informationen an die zuständigen Staatsanwaltschaften weitergeleitet.
Seit Jahren untersucht das Amt insbesondere AfD-Mitglieder, aber auch andere Organisationen könnten ins Visier geraten, wenn sie gegen die Verfassung verstoßen. Wenn Mitglieder der AfD sich offen gegen die Verfassung stellen – mit Aussagen wie „Ausländer raus“ oder der Forderung nach „Re-Migration“ – erstellt das Amt Berichte, in denen die verfassungsfeindlichen Inhalte dokumentiert werden. Diese werden dann den zuständigen Staatsanwälten übermittelt.
Bisher betraf dies nur Mitglieder, Führungskräfte und Landesverbände der AfD in Ostdeutschland. Sie wurden lediglich über mögliche verfassungswidrige Aktivitäten informiert, was zur Aussetzung der bürgerlichen Rechte führen konnte – wie das Verbot, öffentliche Ämter zu übernehmen.
Doch mit den Hamburger Wahlen vom 25. Februar – bei denen die Linke einen klaren Sieg und eine hohe Wahlbeteiligung von bis zu 90,2 % erreichte – änderte sich die Lage.
Unter den 121 gewählten Abgeordneten befinden sich auch 10 von der AfD. Einer von ihnen stand bereits auf der kritischen Liste des Verfassungsschutzes – damals noch als „einfacher Bürger“.
Wir waren die Einzigen, die in diesem Moment Alarm schlugen – zufällig waren wir während der Wahl und der ersten Proteste im Regionalparlament anwesend. Dadurch wurde die Warnstufe erhöht.
Die Wahl von Memmerich, einem Neonazi aus der Hansestadt, führte dazu, dass die Warnstufe des Verfassungsschutzes von regional auf national erhöht wurde. Memmerich stand schon länger auf der Liste des Amtes – besonders, nachdem er erklärte, der Zweite Weltkrieg sei „ein Scherz des Lebens“ gewesen und der Holocaust habe nie stattgefunden.
Gemeinsam mit anderen Aussagen brachte ihn dies ganz nach oben auf die Liste der potenziell „Gefährlichen“. Seine Wahl verschärfte die Lage für die AfD.
Der Verfassungsschutz arbeitete über einen Monat lang an Memmerichs Fall und übermittelte dann den Staatsanwälten einen klaren Hinweis: Die AfD ist auf nationaler Ebene verfassungsfeindlich.
Ab diesem Moment ist nun die Justiz zuständig. Ein mögliches Verbot der AfD kann nur dann erfolgen, wenn eine Bundestagsfraktion oder ein Bundesland im Bundesrat einen entsprechenden Antrag stellt.
Derzeit verteidigt sich die AfD „natürlich“ damit, dass es sich nur um einen Bericht handelt – und unterschätzt dabei die Tragweite. Dieser Bericht könnte zum Ausschluss aus allen offiziellen Ämtern führen – und zur Löschung des Namens AfD.
In einer aktuellen Umfrage sprachen sich 52 % der Befragten für ein Verbot der AfD aus. Doch die Lage im Norden Deutschlands verschlechtert sich für die Partei zunehmend.
Die Stadt St. Pauli… also Hamburg ist bereits in Aufruhr und organisiert zahlreiche Demonstrationen, um das Verfahren voranzutreiben. Viele Fraktionen beraten darüber, ob, wie und wann sie einen Verbotsantrag stellen. Die neue Koalition unserer Stadt ist bereits dabei, diesen Schritt zu gehen. Doch diesmal wird sie von Bremen überholt – die Stadt schlägt ausnahmsweise den FC St. Pauli.
Nach unseren verlässlichen Informationen wird Bremen in Kürze den Antrag auf Verbot der neonazistischen Partei stellen. Für die AfD würde damit ein langes Koma beginnen – und der Tod wäre der nächste Schritt.
Ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis vostrae, amen.