[ITA/DEU] Donne e sport: la Germania spinge, l’Italia rincorre / Frauen im Sport: Deutschland treibt an, Italien holt auf

01.08.2025 13:42 di  Redazione StPauli   vedi letture
[ITA/DEU] Donne e sport: la Germania spinge, l’Italia rincorre / Frauen im Sport: Deutschland treibt an, Italien holt auf

Lo sport e il calcio sono sempre un momento di aggregazione e partecipazione, soprattutto l'organizzazione nel modello sportivo tedesco ha sempre qualcosa di particolare.

Le donne partecipano attivamente in tutti i ruoli decisionali delle associazioni sportive, che, essendo appunto associazioni, prevedono che gli incarichi vengano votati dalle assemblee dei club.

Nonostante questo, nei giorni scorsi la Lega Calcio tedesca (DFL) ha cercato di migliorare ulteriormente la situazione – per noi già molto positiva – chiedendo, tramite Axel Hellmann (Presidente dell’Eintracht Francoforte e membro del CDA della Lega Calcio), di aumentare la partecipazione femminile nelle dirigenze sportive tedesche.

La spinta e l’esempio, come ricordiamo sempre noi, vengono dati dai club del Nord: il Werder Brema, i nostri “cuginetti” e il Sankt Pauli sono gli unici ad aver sancito chiari obiettivi di diversità nei loro statuti.

L’Eintracht di Braunschweig ha come presidente Nicole Kumpis, come da noi riportato qui, un personaggio – secondo noi – splendido, responsabile anche della Croce Rossa e di un’associazione che sostiene migranti e rifugiati.

Il miglior esempio lo abbiamo noi Pirati: Luise Gottberg (in foto con noi a un nostro evento), insieme a Esin Rager e Hanna Obersteller. Le donne sono in maggioranza nella Presidenza dell’associazione (3 su 5).

Molti altri club hanno elette nelle presidenze: Heidenheim, Werder Brema, Schalke e altri ancora.

Axel Hellmann chiede più partecipazione. Giustissimo.

Purtroppo, da noi le cose non vanno benissimo, anche se pensiamo che la situazione stia migliorando: vedi la bravissima Cristina Capotondi, capo delegazione della Nazionale femminile. Altre: Jacqueline De Laurentiis (Napoli), Barbara Biggi (Inter), Rebecca Corsi (Empoli), Cristina Rossello (Monza), Simona Gioè (Verona).

Ma non sono cariche elettive. Sempre troppo poche restano le presenze femminili nel quadro sportivo italiano.

Sport und Fußball sind immer ein Moment der Zusammenkunft und Teilhabe – insbesondere die Organisation im deutschen Sportmodell hat immer etwas Besonderes an sich.

Frauen beteiligen sich aktiv an allen Entscheidungsfunktionen der Sportvereine, die – da es sich um Vereine handelt – ihre Ämter durch die Clubversammlungen wählen lassen.

Trotzdem hat die Deutsche Fußball Liga (DFL) in den letzten Tagen versucht, die Situation – die wir als bereits sehr positiv empfinden – weiter zu verbessern. Über Axel Hellmann (Präsident von Eintracht Frankfurt und Mitglied des DFL-Vorstands) wurde gefordert, die weibliche Beteiligung in deutschen Sportleitungen zu erhöhen.

Den Anstoß und das Beispiel, wie wir immer wieder betonen, geben die Vereine des Nordens: Werder Bremen, unsere „Cousins“ und der FC Sankt Pauli sind die einzigen, die klare Diversitätsziele in ihren Satzungen verankert haben.

Eintracht Braunschweig hat mit Nicole Kumpis eine Präsidentin, wie wir hier berichtet haben – eine beeindruckende Persönlichkeit, auch verantwortlich für das Rote Kreuz ihrer Stadt sowie für einen Verein, der sich für Migranten und Geflüchtete einsetzt.

Das beste Beispiel sind wir Piraten: Luise Gottberg (auf dem Bild mit uns bei einer unserer Veranstaltungen), zusammen mit Esin Rager und Hanna Obersteller. Frauen sind in der Vereinsführung in der Mehrheit (3 von 5).

Es gibt viele Vereine mit gewählten Frauen in Führungsrollen: Heidenheim, Werder Bremen, aber auch Schalke und viele mehr.

Axel Hellmann fordert mehr Teilhabe. Absolut richtig.

Leider sieht es bei uns in Italien nicht so gut aus – auch wenn wir glauben, dass sich die Situation verbessert. Siehe die sehr kompetente Cristina Capotondi, Delegationsleiterin der Frauen-Nationalmannschaft. Unter anderem: Jacqueline De Laurentiis (Napoli), Barbara Biggi (Inter), Rebecca Corsi (Empoli), Cristina Rossello (Monza) und Simona Gioè (Verona).

Aber es handelt sich nicht um gewählte Ämter. Und weibliche Präsenz im italienischen Sportbereich bleibt weiterhin viel zu gering.