Friburgo-St Pauli: settima sconfitta consecutiva, ma un timido segnale di reazione

09.11.2025 22:58 di  Redazione StPauli   vedi letture
Friburgo-St Pauli: settima sconfitta consecutiva, ma un timido segnale di reazione
© foto di fcsp

Freiburg – 9 novembre 2025. Il St. Pauli perde ancora, stavolta per 2-1 in casa del Friburgo, incassando così la settima sconfitta consecutiva. Eppure, per la prima volta dopo settimane, si è visto almeno un timido segnale di vita da parte della squadra di Alexander Blessin.

Il gol di Louis Oppie al 69’ — il primo in Bundesliga per il giovane attaccante — ha interrotto un digiuno realizzativo che sembrava infinito e ha dato per qualche minuto la speranza di un pareggio. Ma non è bastato: ancora una volta, la reazione è arrivata troppo tardi.

Il Friburgo era andato avanti con le reti di Yuito Suzuki (40’) e Maximilian Eggestein (49’), sfruttando due gravi disattenzioni difensive dei Kiezkicker. Il St. Pauli, per quasi un’ora, non ha mai tirato nello specchio, confermando le difficoltà croniche nella costruzione del gioco.

Blessin ha provato a cambiare qualcosa nella ripresa con gli ingressi di Hountondji e Irvine, ma la squadra è apparsa ancora fragile, incapace di mantenere continuità e pressione offensiva. Solo dopo il gol di Oppie, i Braun-Weiß hanno guadagnato campo e chiuso la gara all’attacco, sfiorando il pareggio con Pereira Lage e Irvine.

“Debüt-Tor von Louis Oppie reicht nicht: Kiezkicker verlieren knapp in Freiburg” recita il titolo del comunicato ufficiale tedesco, e rende bene l’idea: anche oggi, il St. Pauli ha perso “di poco”, ma ha pur sempre perso.

Ora arriva la sosta per le nazionali, e con essa forse l’ultima occasione per Blessin di invertire la rotta. O arriverà finalmente il cambio di passo, o la stagione — almeno quella dell’allenatore — sarà compromessa prima di Natale.

Marcatori

1:0 Suzuki (40’), 2:0 Eggestein (49’), 2:1 Oppie (69’)

Ammoniti

Eggestein, Beste / Sinani, Fujita

Arbitro

Benjamin Brand (Schwebheim)

Spettatori

34.700 (tutto esaurito)

Un piccolo passo avanti, ma la classifica resta drammatica. Dopo la pausa, servirà ben altro per non salutare la Bundesliga prima ancora dell’inverno.