Eppur qualcosa si muove: il Cesena apprezza il "modello St Pauli"

02.06.2023 10:00 di Redazione StPauli   vedi letture
Finizio e Lewis
Finizio e Lewis

Forse qualcosa anche in Italia, relativamente allo sport popolare e di tutti, si sta muovendo. Vi abbiamo raccontato della partecipazione del nostro direttore Massimo Finizio lunedì scorso 29 maggio ad un convegno a Coverciano organizzato dalla Assoallenatori e dalla Lega di serie C, presieduto dal presidente della Lega di C Matteo Marani. Tra i relatori di quel convegno, insieme al nostro massimo, c'era anche il presidente del Cesena FC - formazione impegnata in questi giorni nei playoff di serie C - Robert Lewis.

Lewis ha approfittato dell'occasione per ascoltare la relazione sul St Pauli e sul suo calcio popolare e sostenibile, basato su integrazione ed inclusione, tanto da intrattenersi a fine giornata col nostro direttore per scambiare due chiacchiere ed approfondire il tema. Dal suo campo Lewis ha parlato dei progetti che vedono impegnato il suo Cesena, a partire dalla squadra iscritta alla Integration League e fatta di migranti e persone impegnate nel re-inserimento sociale (qualcosa di simile al nostro Lampedusa FC - link) e dei progetti di calcio inclusivo con bambini affetti da disabilità.

Il Cesena Fc ha emesso persino un comunicato ufficiale sul proprio sito (link) in cui parla esplicitamente del rapporto tra il presidente Lewis e St Pauli: ne riportiamo uno stralcio.

Attento e interessato, Robert Lewis, particolarmente davanti ad alcune proposte, come quella di aver organizzato un asilo, all’interno dello stadio del St. Pauli, aperto durante le partite. Il numero uno bianconero ha ricordato come il suo club stia portando avanti con impegno un progetto di calcio integrato, rivolto a ragazzi diversamente abili, che coinvolge settimanalmente anche i calciatori della prima squadra. “Il calcio non deve avere pregiudizi né barriere. Nessuna barriera, ideale ma anche fisica, come quelle che dividono le persone allo stadio. Se si può essere uniti e solidali come sta accadendo adesso davanti alla disastrosa alluvione in Romagna, si deve esserlo anche quando si va a vedere una partita”.