Eintracht Braunschweig-St Pauli 2-1: troppo tristi per essere veri

08.10.2022 23:00 di Stefano Severi Twitter:    vedi letture
Eintracht Braunschweig-St Pauli 2-1: troppo tristi per essere veri
© foto di FCSP

Non si vince da agosto. Venerdì c'è il derby contro i cugini. Loro capolista e noi al limite della zona rossa. Peggio di così sarebbe difficile immaginare un avvicinamento alla sfida più sentita dell'anno.

La partita di è oggi è la cifra di questo St Pauli incompleto, che fa possesso palla ma conclude poco, passa in vantaggio con il primo vero tiro in porta quando mancano poco più di 20' alla fine e riesce persino a perdere in rimonta nel recupero.

Manca ancora Paqarada, rientrato in gruppo ma non ancora pronto per scendere in campo, ma rientra Irvine. Sugli spalti a Braunschweig ci sono più di 2000 tifosi dei pirati, giunti in Bassa Sassonia nonostante il completo blackout delle ferrovie tedesche nel nord della Germania per sabotaggio.

Il primo tempo è bruttino, con gli ospiti che fanno girare la sfera ma non creano nulla di pericoloso. Davanti giocano Amenyido e Matanovic ma come ormai abitudine la mancanza di punte di peso come Burgstaller e Kyereh si fa sentire tantissimo.

Nella ripresa un po' a sorpresa passa in vantaggio il St Pauli: al minuto 68' il greco Saliakas lascia partire un missile terra-aria che si insacca a fil di palo e illude Timo Schultz e i suoi ragazzi. Bisogna resistere 22 minuti più recupero invece dopo appena 10' Daschner si lascia superare sulla corsia di sinistra e Pherai, liberissimo a centro area, mette le cose in parità.

Gli ospiti reagiscono, Hartel conclude a lato di un nulla, ancora Daschner manca una clamorosa occasione e Zander non stoppa bene la palla: il secondo gol sembra ad un passo ma non arriva. L'arbitro chiama tre minuti di recupero che scorrono via senza troppi brividi. Però poi si continua per un quarto minuto: palla in area e Pherai di violenza gonfia la rete.

Notte fonda per il St Pauli che passa dall'illusione della vittoria all'ennesima sconfitta. E venerdì c'è il derby.