St Pauli-Heidenheim 0-0: la vittoria continua ad essere tabù

Da dove partiamo, dalle notizie brutte (tante) o da quella bella?

Massì, partiamo da quella bella: per la seconda volta in questa stagione, dopo la sfida col Magdeburgo, il St Pauli chiude la propria porta per tutto l'incontro. Se vogliamo è un passo in avanti, nonostante l'avversario non fosse dei più temibili. Non si ricordano grandi parate di Vasilj però gli ospiti sono riusciti comunque a centrare una traversa e, in generale, ad andare per ben 8 volte al tiro, di cui 5 in porta. Tanto, forse troppo.

Già, le statistiche, le nostre tanto amato statistiche. Ancora una volta il St Pauli fa possesso palla (56 contro 44%), tira di più (11-8 ma in porta è 5-5) e in generale avrebbe meritato il gol. Quella rete che nel finale Matanovic si vede negare proprio sulle linea di porta e che forse avrebbe reso giustizia agli uomini di Schultz, ieri pesantemente condizionati dagli infortuni. Mancava Irvine, squalificato, e Paqarada, infortunatosi nella trasferta di Ratisbona. Il fianco sinistro dei pirati, quello dal quale proveniva la maggior parte dei gol stagionali, è stato infatti ieri sera piuttosto sterile. Anzi, per ben 36 volte i padroni di casa hanno provato a sviluppare l'azione sulla corsia di destra contro le sole 28 del fianco mancino.

Ora le brutte notizie: in testa alla classica i nostri cugini volano e sembrano inarrestabili mentre il St Pauli è fermo in undicesima posizione, a ben 13 lunghezze dalla vetta e soprattutto solo 2 in più della zona calda. Sabato prossimo 8 ottobre si andrà nella relativamente vicina Braunschweig, terzultima in classifica: perdere significherebbe farsi fagocitare nella lotta per non retrocedere. Non bisogna nemmeno pensarci: non si vince da sei partite (l'ultima volta fu proprio contro il Magdeburgo) ed è ora di rimettere le cose a posto.