Un modello esclusivo: un fine settimana a Sankt Pauli

24.01.2023 21:38 di  Roberto Consiglio   vedi letture
Roberto Consiglio
Roberto Consiglio

Sono collaboratore di Tuttostpauli da ormai vari anni, ho scritto fino ad oggi più o meno per sentito dire, invece, grazie alla Redazione ho potuto vedere con i miei occhi le vere storie e viverle insieme agli altri della redazione, poter respirare questa atmosfera magica. 

La ricerca sul campo è sempre la miglior soluzione per conoscere a pieno un qualcosa. Con questa idea mi sono recato ad Amburgo, nel quartiere di Sankt Pauli, dal 17 al 22 gennaio scorsi, per capire veramente cosa rappresenti il cosiddetto modello calcistico rappresentato dal FC St Pauli.

Giorni pieni, intensi, ma ance ricchi di scoperte e di novità. Sotto la guida del Lider Maximo sono infatti entrato in contatto non solo con la realtà calcistica, conosciuta in molte zone del globo grazie ai numerosi libri ed articoli ad essa dedicata, ma anche con la storia dell'omonimo quartiere della città-stato tedesca che, sotto numerosi punti di vista, è caratterizzata da un forte, e consapevole animo ribelle.

Il primo impatto con la realtà anseatica è stato con il mitico Millentor Stadion: come avrebbe potuto essere differente? Non solo ho visto la bellezza di questo impianto, che viene spesso riempito del tutto nonostante i non esaltanti risultati del St Pauli, ma ho anche potuto vedere con i miei occhi una realtà come quella della Fanlanden, il comitato di tifosi che gestisce la associazione sportiva del porto di Amburgo sorta nel 1910.

Grazie alla Fanladen (coordinamneto club, link) il club in questione entra in contatto con i suoi tifosi 365 giorni l'anno, 7 giorni la settimana su 7 e 24 ore su 24. Insomma il contatto tra club e supporter non avviene semplicemente, come avviene invece in Italia dato che in quasi tutta Europa, solo il giorno della partita in casa e basta. Questo fa sì che i tifosi dei pirati bianco-marroni vengano seguiti, secondo determinati valori, fin dalla prima infanzia (nell'impianto calcistico è presente addirittura un asilo nido per i supporter di poche settimane). 

Il risultato? Problematiche quali quelle legate al razzismo o al non rispetto per l'avversario sono pari a zero da queste parti.....anzi.

Durante i match, e ciò ho potuto vederlo durante una semplice partita amichevole tra lo stesso St Pauli e la squadra danese del FC Midtjylland, i supporter tedeschi si sono resi protagonisti di alcuni episodi che, almeno in Italia, sembrano lontani anni luce dal succedere.

Un fatto in particolare che mi a colpito è stato quando il portiere della squadra danese si è accasciato a terra, nel corso del match sopracitato, perché si era infortunato. Nel Belpaese sarebbero subito partiti fischi e frasi ingiuriose nei suoi confronti; dagli spalti del Millentor si sono invece alzati applausi di incoraggiamento e si è aspettato, in educazione, che l'estremo difensore ricevesse tutte le cure ed i controlli del caso.

Mi ha colpito anche il lato ecologista che il St Pauli cerca di trasmettere ai suoi avversari. Innanzitutto, a pochi metri dal Millentor stadium, vi è una vera e propria isola ecologica in cui tutta i cittadini, e non solo quelli legati alla associazione, possono portare i loro rifiuti (dovreste vedere invece in che condizioni vengono lasciati gli stadi in Italia dopo ogni match durante il quale vengono consumate migliaia di birre in bicchieri di plastica monouso). Per quel che riguarda l'uso dei bicchieri dei plastica, in attesa che si riesca ad usare solamente quelli di carta riciclata, al Millentor è stata decisa una politica ben precisa che cerca di pesare zero sull'ambiente circostante.

Agli spettatori, infatti, vengono si dati bicchieri di plastica, ma ad essi viene applicata una piccola sovra-tassa. In questo modo o il supporter decide di tenersi il bicchiere e portarselo a casa, e non certo di lasciarlo incustodito per terra, oppure opta per restituirlo ai punti dedicati all'interno dello stadio per essere riutilizzato nelle partite che verranno.

E`affascinante assaporare in questi mia trasferta teutonica è stato il senso di militanza acquisito da molti cittadini del quartiere di St Pauli grazie allo sforzo della stessa squadra. Una militanza che ha avuto alcuni passaggi chiave nel corso della storia, ad esempio le barricate alzate negli anni '80 per evitare una vera e propria gentrificazione del quartiere. Ho potuto visitare i vari centri politici come il Pudel, grazie al sempre presente Lider Maximo, alla Rote Flora grazie anche al socio delle BG Arminio, al centro sociale che porta il nome italiano, al Knust e parlare con il responsabile Dirk, il concerto dei mitici UK Subs alla ex fabbrica, vedere come presente e forte il cordone ombelicale con il tessuto sociale. Anche questo abbiamo perso in Italia, il rapporto delle nostre squadre con la gente e con la loro storia e tradizione. 

Un modello che evidentemente a prodotto alcuni importanti risultati se, oggigiorno, sono numerosi i club tedeschi, tra cui anche alcuni di un certo prestigio come il Bayern Monaco, che hanno deciso di seguire il club dei pirati per portare avanti, in maniera sana ed equilibrata, la loro storia. 

Speriamo che, anche nel Belpaese, si decida di aprirsi un qualche spiraglio in questa direzione. Noi, con l'avvicinarsi delle elezioni regionali nel Lazio del 12 e 13 febbraio prossimi, faremo di tutto per portare la nostra testimonianza.

Perchè, come si è visto ultimamente dopo alcune decisioni prese dall'attuale governo (e non solo) nei confronti del mondo dei tifosi italiani, la repressione non è e non potrà mai essere la sola soluzione per risolvere questo determinato problema.