FIGC: molto fumo e niente arrosto

20.02.2023 18:12 di  Massimo Finizio   vedi letture
FIGC: molto fumo e niente arrosto
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Abbiamo una FIGC, lo stesso vale per le federazioni e per il CONI, fanno le crociate cercando di combattere i malanni della nostra penisola cercando di togliersi la pagliuzza dall'occhio, senza risolvere i problemi che bloccano la crescita dello sport e del calcio. 

Il fine settimana abbiamo visto ancora una volta le facce colorate dei calciatori, dei dirigenti con delle linee rosse. Siamo completamente d´accordo con il "movente": combattere le discriminazioni di genere, la violenza contro le donne. Questa giornata la vediamo in ogni caso solo in Italia, non abbiamo notato in nessun dei campionati esteri visi colorati. Forse non ce ne siamo accorti. La stessa cosa successe lo scorso anno a marzo per la giornata contro il razzismo, belle magliette sfoggiate alle telecamere e poi probabilmente magliette cestinate. 

Il 27 gennaio scorso alla giornata della memoria della Shoah: gli stessi proclami, i mass media sono stati tutti prontamente in linea sottolineando l'importanza del ricordo. Chi vi scrive tra l'altro ha vissuto dal vivo l'attacco alla Sinagoga di Roma del 09.10.1982 per cui è molto sensibile a queste situazioni. Gli ululati beceri continuano. Le autostrade continuano ad essere bloccate per scontri. Il razzismo sui campi e sugli spalti continua, lo conferma anche la pallavolista "nazionale" Paola Egonu

Le violenze sulle donne purtroppo non si fermano. Le violenze invece degli pseudo supporter non sono mai terminate. 

Il CONI e la FIGC non fanno nulla. 

Basta vedere alla Germania, al nostro bel Sankt Pauli, la bandiera LGTB svetta bene alta sullo stadio del Millentor (link LTGB), il razzismo è bandito dallo stadio, i nostri soci sono un modello antirazzista per eccellenza. 

Il problema quindi si può risolvere, qui il problema è risolto. CONI e FIGC aprite gli occhi: fare, non parlare! Siamo a vostra disposizione!