Un concerto per pace ed amore: Dead Kennedys a Sankt Pauli

16.09.2022 10:22 di Massimo Finizio   vedi letture
Un concerto per pace ed amore: Dead Kennedys a Sankt Pauli

In un anonimo fine settimana di inizio settembre i Pirati si sono esibiti al Millerntor in una loro classica partita dove hanno cercato di fare di tutto per poter perdere, acciuffando il pareggio alla fine dopo errori madornali in difesa. Dopo la partita moltissimi del Sankt Pauli si sono ritrovati di fronte ad uno dei migliori gruppi degli anni 80 che rappresentano politicamente il meglio della mentalità sanktpauliana. 

Negli anni '80 a Roma mi raccontarono di questo gruppo, un carissimo amico era stato al loro concerto a Los Angeles, aveva raccontato di balli e sballi con persone che volavano da una parte all'altra della sala concerto, di musiche sfrenate e di testi assolutamente anticonformisti, antirazzisti e contro il commercio sfrenato. Il mio amico è oggi ancora un loro grosso amico, diventato intanto responsabile degli Istituti di Cultura italiani all'estero.

Le band che hanno aperto il concerto sono state prima di tutti i Razors di Sankt Pauli, una tra le prime band a formarsi (1977) nel quartiere nel momento magico alternativo degli anni 70, logicamente tifosi dei Pirati. Ottima performance complimenti. A seguire invece si sono esibiti i Toxoplasma formatisi nel 1980 nella Germania centrale, a sud di Colonia tra Bonn e Coblenza. Anche la loro presenza legata agli influssi musicale degli anni 80 era da tener conto come preambolo per i Dead Kennedys, il cui concerto si presentava in un ambietne di vestiti di pelle nera e di magliette biancomarroni del Sankt Pauli, era come essere con gli oltre 1.300 presenti allo stadio del Millerntor. 

La musica di entrata è stata presa dal mitico Ennio Morricone che ha creato immediatamente l'atmosfera magica politica e sportiva dello spettacolo. I ritmi immediatamente sincopatici e frenetici hanno fatto scattare la voglia di ballare e sfogarsi. Anche i non più giovani cantanti e musicisti del DK si muovevano sul palco molto meglio e più velocemente che della stessa difesa (assolutamente impalata) dello stesso Sankt Pauli visto allo stadio nel pomeriggio, questa sarà una delle frasi più ripetute tra noi altri durante il concerto. 

Chi magari poteva immaginare i "vecchietti" dei Dead Kennedys buttati sul palco senza muoversi si deve ricredere, cambiare musica ed andare a vedere concerti di Salsa e Valzer. 

Sul palco per cui abbiamo rivisto dopo anni (per chi scrive, ndr) di nuovo il grande chitarrista East Bay Ray, famoso anche come attivista negli stati uniti per i diritti civili, uno dei fondatori nel 1978 dei DK, e che ha anche accordato e scritto la maggior parte dei testi musicali della band, influenzandola molto con la cultura di quel periodo californiana spesso con tratti di rockabilly e surf music. Altro fondatore della Band storica presente sul palco é il bassista Klaus Flouride originario di Detroit che portò nella band le influenze bostoniane del rhythm and blues. Sul palco per cui dovevamo aspettare uno scintillio di musiche unite tra di loro dalla nuova voce Ron „Skip“ Greer niente male, forse negative, ma anche esilaranti sono state le sue lunghe polemiche politiche. Durante il concerto infatti si è dedicato per lo più a criticare il commercio, i nuovi neonazismi che escono fuori in tutte le parti del mondo, da questo punto di vista ha riscosso successo ed applausi. Il suo invece primo approccio al pubblico sankt pauliano, forse non sapendo lui il più giovinotto della Band, è stato all'accostare il calcio europeo soccer  al football americano. Mai accostamento e critica del calcio in un ambiente così anticonformista ed anticapitalista fu più sbagliato del suo tentativo, urla fischi e diti dei tifosi verso l'esterefatto cantante, cori Sankt Pauli Sankt Pauli lo hanno fatto immediatamente cambiare genere di critica, passando al discorso generale ed attuale del Love & Peace, le guerre non sono mai buone meglio fare l´amore e la pace nel Mondo, chiara allusione alle dinamiche attuali dove non vedono alcuna sorta di discussione differente (a parte il Papa Francesco ma non era presente al concerto, ndr). 

Altre chiare prese di posizione applaudite ed acclamate sono state contro la globalizzazione commerciale, contro i nazismi e razzismi dilaganti nel mondo, qui venivano anche in aiuto le loro musiche e canzoni chiaramentepolitiche. Mentre la gente si dimenava nel parterre della Markthalle; ottima organizzazione, servizio perfetto dei collaboratori e del servizio di ordine del locale storico di Amburgo che da oltre 45 anni è in prima linea con la musica, nel 1981 si presentò anche una sconosciuta Gianna Nannini, la Band presentava "California Über Alles" il cantante faceva chiaro riferimento alle truppe naziste della seconda guerra mondiale facendo finta di marciare come loro in quel periodo. La chitarra ed il basso assolutamente spettacolari hanno accompagnato le canzoni in maniera perfetta come se fossimo a Palm Beach agli inizi degli anni 80. 

Ritmi rumba, rock & roll emergono ancora in maniera entusiasmante e la gente, moltissimi giovani (con nostra grande sorpresa, ndr), sudavano per riuscire a stare a presso ai ritmi della band. Le canzoni storiche venivano ripassate e rielaborate tra una conversazione del cantante ed una critica politico sociale, per poi andare tutti insieme e felicemente in "vacanza in Cambogia". 

Uno degli inni storici dei DK, canzone dedicata ed anche molto controversa, contro tutti i regimi e tutte le guerre, in quel periodo, per l´amore e la pace, Love & Peace!