Fallimento: sì, anche in Germania. A Monaco di Baviera

Un fallimento che per la sua storia è molto italiana, divertitevi con noi con questa storia
29.01.2022 22:43 di Massimo Finizio   vedi letture
Fallimento: sì, anche in Germania. A Monaco di Baviera
© foto di Spiegel.de

Il Türk Gücü è come tutti sanno una associazione sportiva con sede a Monaco di Baviera, fondata negli anni 70 dalla emigrazione turca. Dopo anni di alti e bassi l'associazione, caratterizzata principalmente dai successi della sezione di pallavolo femminile che partecipa anche alla serie A, vive un momento di grande cambiamento. Dopo fusioni e cooperazioni varie, nel 2019 l´assemblea generale dei soci con oltre i 2/3 dei voti scorpora dalla associazione la prima squadra creando come da statuto della DFB, una società a responsabilità limitata (srl).  Da questo momento inizia una lunga lotta di marketing, di conferenze stampa, di battaglie legali anche con la DFB (cioè la Figc tedesca) che critica alcuni passaggi legali non chiari, riuscendo poi a far cambiare la società scorporata dal Srl a società in accomandita per azioni. Pochi sanno che oggi questo club ha più "oppositore" anche del Lipsia stesso, con i dirigenti di origine turca, dove l´origine non è certo la discriminante quanto la classica mentalità da impresari spavaldi (e per questo molto italiani). Tali impresari hanno scorporato un'associazione - sacra per la mentalità tedesca - per poi cercar di cambiare nomi anch'essi storici e personalizzare in maniera egoista la sfera sportiva non più aderente alla tradizione tedesca. Da qui anche le grosse e medesime critiche che in passato abbiamo più volte letto nei confronti del modello Lipsia.

Un aspetto che i nostri media e lettori italiani non conosco sono le precedenti associazioni cadute in mano ad "impresari" molto italiani dalla mentalità e spesso anche dall'origine, che hanno portato nel passato a fallimenti, distruzioni ed anche dissoluzioni di tanti club. Un esempio che mise tutti in allarme agli inizi del 2000 in Germania fu lo storico BAK Berlino, associazione sportiva di atletica di Berlino che dopo aver subito l'entrata in massa di soci di origine turca, si vide prima cambiare il nome in Berlin ankara Klub, poi lo strorico logo (con inserimento della mezza luna rossa), per poi fare una cooperazione ufficiale con l'omonimo club di Ankara e ubfube quasi fallire. 

Il fatto che molti sapevano e che cercavano di evitare era l´ingerenza estera di alcuni stati non troppo generosi con minoranze etniche ed anche religiose, oltre poi alla grossa ingerenza politica e sportiva che la capitale turca avrebbe potuto portare. Solo molti anni dopo, il nome poté tornare quello tradizionale ed i dirigenti essere estromessi. 

Stessa storia e stessa città con il Berliner United, anch'esso di emigranti ma questa volta italiani. Negli anni aumentarono i ragazzi e la partecipazione fino a diventare Club Italia, e voler far proprio una grande squadra che potesse ambire a grandi traguardi ed anche alla serie A ovvero alla Bundesliga. Arrivarono grandissimi sponsor ed anche grandi nomi: i giornali parlavano di accordi con le più grandi squadre italiane, in televisione i dirigenti dichiaravano di voler arrivare in poco tempo in Champions League. La campagna pubblicitaria prevedeva per i 10€ del biglietto partita un piatto di pasta (tanto per restare nel tradizionale) ed una bevanda italiana logicamente. Nel 2016 arriva quindi il nuovo allenatore, Icke Thomas Tommasino Haßler che tutti voi avete ammirato in Italia prima alla Juventus poi alla Roma, quindi campione del Mondo a Italia 1990. 

Tutto pare avviato bene finché non si scoprono le carte: tanto fumo e niente arrosto, mancano i soldi dappertutto e il club chiude e tutti spariscono come neve al sole. Il club torna ad essere quello storico Berliner United. 

Emergono quindi in maniera chiara le motivazioni che si hanno nel momento in cui si cerca di modificare lo status quo del sistema organizzativo sportivo tedesco, o come nei casi sopra riportati, quando le proposte di modifica provengono da componenti poco esperte, quindi non tedesche: il fine di tali tentativi è generalmente abbastanza palese.

Con paura che a Monaco ci possano essere gli stessi risultati che a Berlino, gli sportivi tedeschi hanno sempre aspettato notizie sul fronte dirigenziale del caro Türk Gücü bavarese. Le notizie sono appunto che il buon club è quasi finito e la sua fine è in pratica la stessa occorsa purtroppo ai club precedentemente raccontati, con la sola differenza che questa volta si tratta, in quando ente scorporato dall'associazione principale, di una società in accomandita per azioni che da alcuni anni è anche quotata in Borsa. 

Proprio in Borsa in passato vennero raccolti circa 4 milioni di euro e ora mancherebbero "solo" altri 2 milioni di euro ed il club avrebbe deciso di portare i libri in tribunale. Un po' come in Italia quando i club sono "imprese" ed anche quotate in Borsa: tutti hanno perso ed il club in pratica sta per essere chiuso. Noi come voi restiamo in attesa della decisione del tribunale di Monaco, speranze nulle. Amen.