Non solo parole, ma fatti! Il Sankt Pauli veste solidale

L’FC Sankt Pauli si associa alla fondazione Fair Wear per il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore del tessile
20.05.2021 13:42 di  Alessandro Gulberti   vedi letture
Simon Makienok
Simon Makienok
© foto di FC St. Pauli

Non solo il Sankt Pauli veste politico (è infatti di quattro giorni fa la partita contro l’Hannover con la maglia ufficiale auto-prodotta riportante la scritta "Kein Fussball den Faschisten", ovvero “niente calcio ai fascisti”), ma ora veste anche solidale: L’FC St. Pauli è infatti diventato il primo e per ora unico club di calcio professionistico al mondo ufficialmente associato a Fair Wear, la fondazione con i più alti standard in termini di produzione di abbigliamento equo e solidale.

Fair Wear è un'organizzazione senza scopo di lucro che collabora con aziende e marchi del settore dell'abbigliamento, con i sindacati, con le ONG, con imprese e governi, nel tentativo di migliorare le condizioni lavorative nel settore dell'abbigliamento in maniera eco-sostenibile. Organizza corsi di formazione, programmi educativi e controlli in loco ed offre un sistema di assistenza e reclamo per i lavoratori sicuro ed indipendente.

Il direttore vendite dell’FC St. Pauli Bernd von Geldern in una recente intervista ha affermato che il Sankt Pauli anche come produttore di capi di abbigliamento è cosciente delle sue responsabilità sociali. Per poter migliorare a lungo termine le condizioni lavorative della filiera del tessile, è perciò fondamentale che i prodotti del Sankt Pauli siano controllati in modo indipendente e trasparente.

Acquistando una capo di abbigliamento dei pirati quindi, da oggi i tifosi del Sankt Pauli non indosseranno solo un messaggio politico-sportivo ma lo faranno anche con la consapevolezza che il capo indossato sia stato creato cercando di osservare i più alti standard di produzione nel rispetto dell'’ambiente e dei lavoratori: dai produttori del cotone, alle sarte, dai dipendenti delle tintorie ai magazzinieri fino ai dipendenti dei negozi. Insomma, non solo belle parole stampate sulle maglie, ma fatti!