Sheriff Tiraspol UBI CONCORDIA - IBI VICTORIA

26.08.2021 23:06 di Roberto Consiglio   vedi letture
Sheriff complex
Sheriff complex

Sono passati quasi 30 anni esatti dalla fine dell'URSS. Era infatti il 26 dicembre 1991 quando, quella che era conosciuta come Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, terminò la sua storia cominciata il 30 dicembre 1922 sotto la guida di Lenin.

In questi 3 decenni tutto ciò che recava un qualche ricordo dell'Unione Sovietica è stato distrutto o messo a tacere sotto numerosi punti di vista. Non sempre, e non dovunque, però questa repressione ha portato i frutti sperati.

In alcune regioni d'Europa, soprattutto in quella dell'Est, è ancora difatti molto forte il mito che richiama la falce ed il martello. Alcune volte queste regioni vengono alla ribalta per alcuni importanti eventi che avvengono al loro interno.

Poche ore fa, ad esempio, vi è stata la prima qualificazione di una squadra moldava, il Sheriff Tiraspol, alla fase finale della Champions League. Questa è una squadra di una città, Tiraspol, che ufficialmente fa parte di una regione orientale della Repubblica di Moldova: la Transinistria

Questa regione, da più di 30 anni, vorrebbe dichiarare la propria indipendenza dal governo di Chisinau per tornare sotto il controllo del Cremlino. Nell'estate del 1991 la piccola Moldavia decise di staccarsi, a 360°, dalla decadente URSS.

La Transinistria però già da qualche mese, nell'estate del 1990, cercava di ottenere una propria indipendenza dal governo di Chisinau. Il richiamo del socialismo sovietico era difatti molto presente nella regione: un esempio chiaro può essere la falce ed il martello che ancora si intravedono sulla bandiera che la Transinistria ha scelto come quella sua ufficiale “de facto”.

In questo lungo lasso di tempo il governo di Mosca non si è lasciata sfuggire l'occasione per cercare di portare avanti le sue mire espansionistiche in varie zone dell'Est dell'Europa.

Anche in questo caso per, proprio come le tensioni sfociate tra Russia ed Ucraina nel 2014 con la crisi del Donbass e della Crimea, si è sfiorato un guerra diplomatica tra i due stati. Ad oggi, però, non si ancora passati dalle parole ai fatti come avvenuto tra Mosca e Kiev per i fatti sovra-citati.

Quasi sicuramente, la qualificazione della squadra di Tiraspol alla fase finale della Champions League farà tornare prepotentemente alla ribalta una questione sconosciuta ai più e che i media mainstream hanno trattato ben poche volte.

Gli stessi canti dei tifosi di casa alla stadio locale, chiamato anche esso Sheriff Stadion, hanno ripreso una forte impronta politica negli ultimi anni. Lo stadio o meglio il complesso sportivo costruito a tempi record è un gioiello splendente, complesso che anche la UEFA ha definito spettacolare: comprende uno stadio da 15.000 posti, uno da 8.000 posti, uno completamente coperto da 800 posti ed un altra dozzina di centri sportivi, palestre, convitti per gli sportivi, arbitri allenatori. Una struttra del genere se la sognano anche negli States: sicuramente una riedizione del modello sportivo sovietico applicato al modello capitalistico attuale. In Europa una cosa del genere non la si puo neanche immaginare, tanto che lo stesso Hans Krankl, nazionale austriaco, e lo scozzese Willie McDougall, vedendolo ne sono rimasti sorpresi: la BBC invece ha girato un servizio di oltre 20min. 

Il più importante fra essi è, difatti, un chiaro appoggio alle mire secessioniste della regione moldava per poter diventare una regione della Russia.

Ma in Transinistria sono stati ripresi anche alcune dei lati negativi che caratterizzarono il mondo socialista nella seconda metà del XX secolo. Ad esempio a Tiraspol vi è un'unica grande azienda di stato, la Sheriff, che controlla ogni ambito della vita locale tra cui quello calcistico.

Questa azienda è stata creata nel 1993 da Viktor Gušan e Il’ja Kazmaly, due ex appartenenti al KGB (i servizi segreti dell'URSS). All'interno della sua amministrazione ci sono anche i due figli di Igor' Nikolaevič Smirnov, presidente della regione secessionista dal 1990 al 2011. 

Pochi mesi dopo la nascita della Sheriff Gusan è diventato il proprietario della squadra di calcio locale, che a quel tempo si chiamava Tiras Tiraspol. L'ex del KGB ha subito ribattezzato il team calcistico con il nome della propria azienda per meri scopi pubblicitari.

Ma ha anche portato aventi, con il suo socio, trame non proprio alla luce del sole che hanno permesso alla squadra dello Sheriff Tiraspol di ottenere ingenti sussidi statali di dubbia provenienza. Questi soldi, manco a dirlo, hanno fatto crescere a dismisura il livello di competitività del team che infatti ha dominato gli ultimi decenni del campionato moldavo. I numeri, d'altronde, parlano chiaro: dal 2001 ad oggi non ha chiuso al primo posto il Divizia Natională solo in due occasioni: nel 2010/2011 e nel 2014/2015.

Questo grazie all'arrivo di forti giocatori, per il livello del campionato nazionale, alcuni dei quali conosciuti anche in ambito internazionale. Due esempi in questo caso possono essere Adama Traoré, doppietta alla Dinamo nella partita di andata valida per l'ultimo di qualificazione ai gironi in Champions ed ex-ala del Metz, e l'ex-Panathinaikos Dimitrios Kolovos, che è ancora un giocatore nel giro della Nazionale ellenica.

La squadra insomma si presenta come la vera e propria cenerentola ai nastri di partenza per aggiudicarsi la coppa delle grandi orecchie. Alcune cenerentole calcistiche, negli ultimi anni, sono andate però oltre le più rosee aspettative per quel che riguarda i risultati raggiunti sul campo. Speriamo che anche lo Sheriff Tiraspol mantenga questa tradizione. La squadra della Transinistria sarà inoltre una bella gatta da pelare per la Uefa stessa.

Quante volte Ceferin e company, commettendo anche scivoloni importanti, hanno tenuto posizioni abbastanza ambigue su episodi che legavano intensamente ambiti come calcio e politica ?

La storia del Tiraspol va però totalmente controcorrente sotto questo punto di vista. State sicuri che ne vedremo delle belle. Il motto del club resta logicamente in Latino UBI CONCORDIA - IBI VICTORIA.