St Pauli-Amburgo 3-0: così si gioca solo in paradiso

14.10.2022 21:41 di  Stefano Severi  Twitter:    vedi letture
St Pauli-Amburgo 3-0: così si gioca solo in paradiso

La partita semplicemente perfetta. Amburgo è biancomarrone, il St Pauli ritorna ad essere "Stadtmeister", ovvero campione della città. In un Millerntor nuovamente tutto esaurito con quasi 30mila spettatori, come cioè non capitava dal pre Corona, i ragazzi di Timo Schultz trovano una vittoria che mancava da agosto e che per 7 turni si era fatta attendere. Di più: era da agosto che l'Amburgo capolista non perdeva e i pantaloncini rossi avevano fino ad ora vinto tutte e cinque le trasferte di questo campionato (e le ultime tre di quello precedente: record): quella più corta però è stata fatale. Quarta vittoria consecutiva del St Pauli nel derby a Millerntor: solo nella prima sfida dopo la retrocessione in B dell'Amburgo (ebbene sì, sono tra i cadetti ormai da cinque anni) arrivò un pareggio.

Ma veniamo alla sfida di oggi, iniziata tra i fumogeni e un tifo infernale, iniziata subito con il piglio giusto dai padroni di casa che potevano finalmente schierare dall'inizio sia Irvine che Paqarada, al rientro quest'ultimo dopo il ko di Ratisbona. La prima conclusione degna di nota arriva appena dopo pochi minuti da parte dei padroni di casa ma l'episodio che decide la gara è al minuto 28: Amenyido se ne va in velocità, salta Sebastian Schonlau che lo atterra  fallosamente interrompendo una chiara occasione da rete: inevitabile il cartellino rosso. Da quel momento il St Pauli inizia a prendere le misure all'Amburgo e aumenta gradualmente la pressione.

La svolta arriva però solo dopo l'intervallo: i ragazzi di Schultz giocano ad una sola metà campo, quell'Amburgo, senza più concedere respiro agli ospiti. Più volte Irvine, Medic e Matanovic sfiorano il vantaggio ma non trovano mai la porta. Così la partita si blocca su palla inattiva allo scoccare dell'ora di gioco: il più alto di tutti è Eric Smith che di testa insacca la palla dell'1-0 (16' st). L'Amburgo è alle corde, con l'uomo in meno non sa più riorganizzarsi e nemmeno difendersi: si scopre sistematicamente ai fianchi e proprio dal lato sinistro, la destra del St Pauli, arriva l'azione del 2-0: cross che Matanovic buca ma non Marcel Hartel ed è 2-0 (29' st).

A questo punto l'Amburgo indovina un contropiede sfruttando un paio di malintesi della difesa locale e trova l'unico tiro in porta di tutta la ripresa, bloccato però senza problemi da Vasilij: il St Pauli è in pieno controllo, non fa mai entrare in area gli ospiti ed anzi, quando ne ha la possibilità, riparte in contropiede, come quello del minuto 44' del secondo tempo che consente al neoentrato David Otto di chiudere definitivamente i giochi con la rete del 3-0.

E siamo arrivati alla fine di una partita magica, chiuse senza subire reti contro la capolista: finalmente il bel gioco ha portato risultati e soprattutto lo ha fatto nella partita più importante, teoricamente quella della possibile svolta. Ora il St Pauli sa che se gioca con la mente sgombra, sapendo di non aver nulla da perdere, come stasera, nulla è precluso.

Certo, finalmente abbiamo visto qualche giocatore chiave raggiungere finalmente la forma migliore: oltre al solito importantissimo Irvine determinante è stato il rientro di Paqarada ma anche le corse di Amenyido hanno fatto la differenza, così come a centrocampo Hartel è sempre più martello e Saliakas finalmente la fa da padrone sulla corsia destra. Forse con una punta un po' più incisiva di Matanovic si potrebbe ottenere ancora di più, ma non è certo questa la serata per lamentarsi.

Godiamoci questo successo, godiamoci questa vittoria, siamo di nuovo campioni di Amburgo, derbysieger, derbysieger, hey, hey, hey...