Operazione Gomorrah, 80 anni fa il bombardamento di Sankt Pauli e della cittá dal 24.07 al 03.08.43

25.07.2023 08:07 di  Massimo Finizio   vedi letture
Operazione Gomorrah, 80 anni fa il bombardamento di Sankt Pauli e della cittá dal 24.07 al 03.08.43

Questa operazione venne effettuata tra il 24 di Luglio ed il 03 di Agosto del 1943 da oltre 3.100 veivoli Inglesi coadiuvati da solo un centinaio di piloti ed aerei americani. Questo il primo fatto incredibile, dove l´aviazione inglese fu da subito convinta di bombardare la cittá ricchissima già allora di Amburgo ed Sankt Pauli il cuore della cittá con il porto e tutte le basi militari che vi erano. Il porto producevano allora oltre il 50% del materiale bellico e navale compresi i famosissimi sommergibili. Ma ancora di più che voler bombardare l´industria le direttive furono di bombardare anche le abitazioni civili per "terrorizzare" la stessa popolazione. La stessa decisione venne presa anche per il bombardamento di dresda, ma qui almeno gli americano ebbero forti dubbi e rancori cercando di opporsi. 

Il comando inglese già nel 1942 (del 14.02.1942) invece aveva fatto girare una informazione interna: "concentrare gli attacchi sul morale della popolazione civile nemica, soprattutto dei lavoratori dell’industria", era chiaro quindi che colpire i civili fosse un ordine quindi da compiere. 

Nella notte del 24 Luglio e per oltre una settimana si susseguirono attacchi notturni ed anche diurni per continuare " stressare " la popolazione. Furono sganciate oltre 9.000 tonnellate di bombe tra cui oltre 1.000 di bombe incendiarie. 

Fu una catastrofe che nessuno di voi può immaginare, ancora oggi visibile e vivibile, se verrete voi nostri cari lettori, potremmo farci anche un giro delle zone bombardate mostrando i pochissimi palazzi che restarono fortunatamente in piedi e la distruzione visibile ancora oggi. 

Il giorno 28 di Luglio al bombardamento si aggiunsero anche altri fatti purtroppo che aggiunsero il fato ala disgrazia. Quel giorni vi erano oltre 32 gradi con un forte vento caldo, al quale si aggiunsero sfortunatamente le bombe incendiarie buttate a volontá e senza discriminazione sui quartieri di lavoratori, in particolare appunto Sankt Pauli, Eppendorf, Rotherbaum, etc,

La tragedia che si stava consumando per le vie di Amburgo venne avvertita dagli equipaggi inglesi a 5.000m di quota quando i vortici d'aria che salivano dal basso scossero i loro aerei. 

La notevole concentrazione delle esplosioni e degli incendi in un'area relativamente ristretta, la bassissima percentuale di umiditá (pari circa al 30%) diede vita a un vento infuocato che imperversò per le strade di Amburgo alla velocità media di 250km h che carbonizzò all'istante coloro che si trovavano all'aperto (nell'epicentro della tempesta di fuoco si registrarono quasi 1.000c ). 

Chi rimase nei rifugi antiaerei morì a causa delle esalazioni di monossido di carbonio mentre altri, rimasti intaccati dal fosforo delle bombe incendiarie, presero letteralmente fuoco e cercarono scampo nell'Alster il lago interno della metropoli , ma non appena riemergevano all'aperto la sostanza chimica tornava a bruciare determinando la morte per annegamento o per combustione.

Ci furono oltre 50.000 persone che persero la vita, la metá non fu mai possibile l´identificazione, oltre 180.000 feriti. Oggi iniziano le celebrazioni a ricordo di quei bombardamenti nella chiesa di Sankt Nikolai a soli 600m dal nostro bellissimo Stadio. Un ricordo doveroso, che il quartiere e la cittá hanno giustamente segnato, un bombardamento come dicono, spesso molti politici specie non tedeschi " necessario ". 

Spesso ci si domanda cosa potessero servire le tantissime vite civili perse, le donne i bambini gli invalidi ed i feriti. Le stesse domande che oggi ci facciamo guardando i bombardamenti nella guerra in Donbass.

Oggi in ogni caso abbiamo una risposta, chi bombarda i civili è "disumano" e deve essere portato davanti alla giustizia internazionale per crimini di guerra, contro l’umanità. 

Questi crimini non cadono in prescrizione, siamo tutti colpevoli, ma come sarebbe bello vivere senza guerre !