Fiorentina-Maccabi Haifa, ovvero quando sono i tifosi a fare la cosa giusta

14.03.2024 12:00 di  Roberto Consiglio   vedi letture
Fiorentina-Maccabi Haifa, ovvero quando sono i tifosi a fare la cosa giusta
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Il mondo del calcio, anche in Italia, a volte prende posizione su questioni attuali di fondamentale importanza come il massacro che l'esercito israeliano sta compiendo nella Striscia di Gaza da 5 mesi a questa parte.

Questa sera è in programma, allo stadio Artemio Franchi di Firenze, il ritorno degli ottavi di finale della Conference League.
A sfidarsi saranno la Fiorentina di Vincenzo Italiano e il Maccabi Haifa. La gara di andata, giocata sul neutro di Budapest una settimana fa vista la situazione di estrema tensione che si sta vivendo oggigiorno in Medio Oriente, si è conclusa con un rocambolesco 3-4 a favore dei gigliati fiorentini.

In vista del match europeo il settore più caldo del tifo viola, la Curva Fiesole, ha emesso un duro comunicato vista la partita che i loro beniamini saranno costretti a giocare. Già nelle prime righe, però, si capisce che questo è un fatto eccezionale visto che “come tutti sanno, la Curva Fiesole non è un luogo per promuovere idee politiche. Ogni tifoso ha il proprio credo e il rispetto reciproco è sempre stato una legge da seguire. Questo è un fatto”.

Ma in questa occasione vi deve essere una presa di posizione da parte degli ultra toscani. Tale decisione, si legge ancora nella nota diramata nelle scorse ore, è stata presa visto che “la Curva Fiesole non è neppure uno spazio sociale dove le persone si fanno prendere in giro o mettere i piedi in testa dal potere di turno”. Già nella frase successiva si mette ben in chiaro cosa rappresenta il Maccabi Haifa: “una squadra che viene da un paese che si dice “in guerra”, ma che in realtà sta massacrando una popolazione civile, inerme. Sono più di 10.000 i bambini uccisi in poco più di tre mesi”.

Così facendo si vuole “rimarcare che Israele è ad oggi sotto accusa alla Corte dell’Aia per genocidio: accusa non archiviata”. La curva del Franchi, pur non volendo entrare nella questione in merito, ricorda che, pochi mesi fa, “le squadre di calcio appartenenti alla Federazione Russa sono escluse dalle
competizioni Uefa a seguito della guerra in Ucraina
”. Perchè adesso che lo scenario di guerra si è spostato in un'altra zona del mondo “la Uefa, dall’alto dei principi morali che si vanta di sostenere, non ha nulla da dire sul massacro in corso in Palestina? Oppure dobbiamo dedurre che ci siano morti di Serie A e Serie B?” .

Anche da un punto di vista del trattamento riservato, chi scrive, ha più di qualche dubbio. Negli ultimi mesi fare entrare un qualcosa che richiamasse un appoggio al popolo palestinese, in un qualche impianto sportivo, è stato praticamente impossibile. Nel comunicato, invece, viene fatto notare che nel corso della gara di andata a Budapest ai tifosi israeliani è stato permesso esporre “vessilli inneggianti a un esercito che attacca i civili, colpevoli di attendere acqua, cibo e medicinali”.

Altro fatto che viene messo in luce è che lo stato di Israele non si trova, geograficamente parlando, nel continente europeo. Perché mai allora, le sue squadre, giocano nelle coppe del Vecchio Continente? La Uefa stessa non fa ha detto nulla sulla questione ma “sta a guardare compiacente, sputando su quella retorica della pace e del rispetto per i bambini di tutto il mondo”.

In vista dell'arrivo della squadra di Haifa, e dei suoi usano state messe in atto restrizioni folli per garantire la sicurezza della squadra ospite. Dalla chiusura di alcuni settori dell'impianto come i Parterre fino all'imposizione di entrare allo stadio entro le ore 18:15 di una giornata lavorativa, pena l'impossibilità di accedere all'impianto. A queste condizioni, la stessa Fiesole, lancia un vera e propria sfida in vista del match di giovedì. Gli ultras viola chiamano chiunque voglia a presentarsi “come di consueto ai cancelli poco prima dell’avvio della partita. Invitiamo tutta la tifoseria che deciderà di entrare dopo le 18:15 a ritrovarsi con noi ai giardini della Curva Fiesole e a presentarsi con noi ai tornelli. Spetterà a chi di dovere decidere se farci entrare o meno. La nostra coscienza è nel posto giusto”.