Hans Meyer - Unico a vincere nei due mondi, la Coppa in DDR ed in BRD

80 candeline ha contato il 3 novembre 2022 sulla sua torta di compleanno Hans Meyer.
04.11.2022 17:20 di Manja Neubert   vedi letture
Gli auguri dal CZ Jena
Gli auguri dal CZ Jena
© foto di CZ Jena

Nato il 30 novembre 1942, Hans Meier ha vissuto in Turingia, dove si è specializzato come meccanico ed ha giocato a calcio nella associazione sportiva aziendale BSG Motor Suhl. A 21 anni fu inviato all'SC Motor Jena per le sue qualifiche a meccanico, diventando due volte campione della DDR con il famoso Carl Zeiss di Jena (link). Contemporaneamente, ha completato gli studi universitari per diventare insegnante di sport e storia. 

Dopo essersi laureato come allenatore presso la Deutsche Hochschule für Körperkultur DHfK (Università Tedesca di Cultura fisica, link), nel 1971 a soli 27 anni è stato assunto come allenatore del FC Carl Zeiss Jena FCC, diventando così il più giovane allenatore della Oberliga della DDR. L'assunzione dell'incarico da parte di Meyer non è stata del tutto incontrastata. Nella fabbrica Zeiss sono state persino raccolte firme contro di lui. In seguito, disse in un’intervista: "Diventare l’allenatore di Jena con nemmeno 28 anni avevo l’effetto di una bomba. Era come se un diciottenne diventasse arbitro venendo dall'atletica leggera".

Ma ciò che era iniziato con tanto scetticismo si trasformò in una storia di successo: la squadra vinse la Coppa del FDGB (Coppa della Libera federazione dei sindacati tedeschi, il vecchio nome della Coppa di Germania Est) nel 1972, 1974 e 1980. Meyer rimase fedele a Jena per dodici anni. Nella Coppa delle Coppe del 1981, l'FC Carl Zeiss aveva già eliminato l'AS Roma, l'FC Valencia e il Benfica Lisbona quando il FCC perse 1-0 contro la Dinamo Tilflis in finale. 

La sconfitta in finale lo perseguita ancora oggi ma la partita vittoriosa contro la Roma resta storica negli annali sia in Italia che nella allora DDR ed anche nella storia UEFA. Allo stadio Olimpico di Roma, davanti ad oltre 85.000 spettatori e noi eravamo anche presenti la Roma si impose per 3-0 per poi essere rimontata e superata dal Carl Zeiss in una partita spettacolare ed anche drammatica sportivamente, con tante occasioni, traverse ed il gol di Bielau al 85.min. 

Meyer disse del suo periodo a Jena: "Il campo di allenamento [a Jena] era il mio santuario ". Nel 1983 lasciò Jena, passando per 3 anni a Erfurt (1984-1987) e poi ancora all'FC Karl-Marx-Stadt (oggi Chemnitzer FC). Qui scrisse ancora una volta la storia portando il Karl Marx ad un passo dalla storia, fino agli ottavi di Coppa Uefa e noi anche quel giorno eravamo oltre muro a Karl Marx Stadt, essendo stata anche l´ultima squadra della ex DDR a giocare in UEFA in quel periodo, in seguito le squadre saranno assimilate tutte dalla DFB nel campionato tedesco dopo l´unificazione della Germania. Vicecampione nell'anno della riunificazione con il Karl Marx, Meyer guida in seguito la squadra del Norimberga dalla retrocessione alla Coppa UEFA al primo tentativo - per passare poi al Borussia Mönchengladbach. Nel 1999 il cinquantaseienne fu assunto per la prima volta e nel 2001 la squadra riuscì a tornare nella 1. Bundesliga. È stato così il primo allenatore di calcio proveniente dalla DDR ad essere promosso in Bundesliga con un club dell'Ovest.

Nel dicembre 2003 passa in panchina dall'Hertha BSC, un club che ieri come oggi rischia la retrocessione, ma anche a Berlino ha fatto in modo che le preoccupazioni per la retrocessione fossero dimenticate. Nel 2005, il “pensionato del calcio” ha ricevuto un nuovo compito - un po’ anche contro la sua volontà: con soli sei punti in dodici partite, l'1. FC Nürnberg era bloccato in fondo alla classifica. Meyer prende il comando e il successo desiderato arrivò subito: nella stagione 2006/07, il 1° FC Norimberga si classificò al 6° posto nella 1. Bundesliga vincendo anche la coppa DFB nel maggio 2007

Questo lo rende l'unico allenatore ad aver vinto tutte le Coppe in Germania, sia la Coppa del FDGB ex DDR (1972, 1974, 1980) che la Coppa del DFB (2007). "Nessuno può togliermi questo", ha dichiarato Meyer soddisfatto alla Domenica sportiva tedesca allo Sportschau-Club di alcuni anni fa.

Commentando questo successo disse anche: "Nel calcio ti costruiscono un monumento in fretta, ma altrettanto in fretta ci pisciano sopra". Meyer ha sempre saputo valutare il suo successo - e aveva ragione: l'anno dopo la vittoria della coppa, l'allenatore è stato licenziato dall'FCN per mancanza di successi. Nel 2008, Meyer tornò al suo ex club Borussia Mönchengladbach, oggi è membro del comitato esecutivo.

Ha festeggiato il suo 80° compleanno "in un piccolo gruppo" come ha dichiarato in una recente intervista aggiungendo: "Sono dannatamente felice della mia vita. Sono stato molto fortunato, sia professionalmente che privatamente".

Hans Meyer ha fatto la storia anche al St Pauli, il suo complimento "Quello che trovo notevole è il fatto che 3.000 dei nostri tifosi erano al St Pauli e al massimo 2.000 erano lì a causa della Reeperbahn" rimarrà indimenticato ad Amburgo. Inoltre Hans Meyer fa parte della Accademia Tedesca per la Cultura del Calcio che affianca la DFB e che sostiene con incontri premi riguardanti lo Sport, i tifosi e lo sviluppo della cultura sportiva del Calcio in Germania.

Pensate solo il nome: Accademia, Cultura e Calcio impensabile da noi, il problema è sempre e solo nostro.

Buon compleanno Hans !