Hansa Rostock-St Pauli 2-0: c'è un problema di personalità?

Zero tiri in porta, partita subito iniziata con errore difensivo e gol dei padroni di casa che poi raddoppiano con uno spettacolare gol in rovesciata. La partita del St Pauli di domenica all'Ostseestadion è tutta qui: l'Hansa è praticamente perfetta e i nostri pirati cadono per la seconda volta di fila in questo stadio che ci odia nel giro di pochi mesi.

Da segnalare l'esposizione di striscioni ostili nei confronti della tifoseria biancomarrone con riferimenti persino omofobi dai quali la società dell'Hansa si è meritoriamente dissociata. Ma lo sapevamo, lo avevamo detto che ci odiano (qui la presentazione del match) e vi abbiamo anche raccontato l'origine di questo odio (qui il report). Andiamo oltre e pensiamo a noi.

La redazione di NDR, il canale del nord della Germania con sede ad Amburgo, si chiede se il St Pauli non abbia un problema di personalità in trasferta dove non vince ormai da febbraio (3-1 ad Ingolstadt contro una squadra sul viale della retrocessione). Da allora sette partite con appena tre punti conquistati frutto di altrettanti pareggi e quattro sconfitte: due volte a Rostock, una a Kaiserslautern e una in casa dello Schalke. Si tratta di stadi, unitamente a Dresda dove è arrivato un solo pareggio (ma con quattro legni), che si trasformano in calederoni. Il St Pauli polarizza, c'è chi lo ama e chi lo detesta, impossibile restargli indifferente. E quando ci sono questi stadi caldi i ragazzi in biancomarrone vanno in crisi.

Lo stesso tecnico del St Pauli Timo Schultz ha spiegato che l'effetto trasferta non è qualcosa che si possa preparare o simulare in settimana mentre il capitano Leart Paqarada ha ammesso che il pubblico fa la differenza. Non a caso nel periodo in cui i pirati in trasferta hanno raccolto la miseria di tre punti, a Millerntor sono arrivate cinque vittorie, due pareggi e una sola sconfitta in otto gare: un andamento quasi da alta classifica.