Il vero fascino della Coppa tedesca

ll Palermo ha giocato nel 1979 la finale perdendola contro la Juventus. Giocava nel Palermo il ragazzetto di nome Giampiero Gasperini ma i rosanero in quel periodo stavano stabilmente nella serie cadetta. Quando il Vado vinse la Coppa Italia era una bella squadra, mentre l'Unione Sportiva (unione viene dal tedesco Verein) Alessandria arriva perdendo in finale nel 1936 contro il Torino ma era una grande squadra ed in serie A. Mentre l'Atalanta che vince la sua Coppa Italia nel 1962 era in Serie A. Il Catanzaro nel 1966 era in Serie B, come il Padova l´anno successivo.
Il fatto è che come cerchiamo sempre di spiegare la nostra anche bella coppa Italia, non è mai stata partecipativa e non si è mai allargata alla partecipazione alla competizione a squadre che magari anche per solo un turno possono avere il giorni di gloria. La coppa tedesca parte sempre dal basso e permette la partecipazione a tutte le squadre dei settori più bassi, come nessuna altra federazione (molto differente e più inclusiva degli inglesi).
Per cui possiamo trovare nella storia della bellissima coppa tedesca anche finali di alcune seconde squadre (non mettetevi a ridere) da noi vietate. Successe nel 1993 alla seconda squadra dell´Hertha di Berlino che si era qualificata avendo vinto la coppa della LND di Berlino (link - link)
In quel periodo la seconda squadra di Berlino giocava addirittura in serie D, immaginatevi quindi che negli ottavi di finale la seconda squadra buttava fuori Hannover dai quarti mentre la prima stessa dell´Hertha di Berlino veniva eliminata dal Leverkusen. Continuava la cavalcata eccezionale battendo nei quarti per 2-1 il Norimberga, in semifinale il Chemnitz per 2-1. La finale la andava a giocare in casa a Berlino contro il Leverkusen davanti ad oltre 77.000 spettatori perdeva contro le aspirine. In questa maniera si danno sogni di calcio popolare, si dà la possibilità di rafforzare i settori giovanili e delle squadre minori che hanno sempre la possibilità di calcare il grande palcoscenico ed anche grazie ai diritti televisivi anche di rimpinguare le loro casse.
Come sempre tutto parte dal basso, ogni anno sono 24 le squadre non professioniste che grazie alle vittorie in LND possono partecipare al primo turno di Coppa tedesca.
Nell'anno domini 1996 il Cottbus giocava solo in serie C ed ottenne una finale da giocare a Berlino praticamente quasi in casa essendo distante solo 60 km dalla capitale, si era qualificata dopo aver vinto la coppa di LND della Prussia, poi Stoccarda, Wolfsburg, il Duisburg, nei quarti ci aveva buttato fuori ai rigori dopo uno 0-0 squallido, ed in semifinale batteva e buttava fuori il Karlsruhe ma sentite sentite chi giocava allora nel Karlsruhe: tali giocatori come Igli Tare, Sergej Kirjakov oppure Sean Dundee insieme a Tommasino Haessler, anche Dirk Schuster era in campo per la sconfitta contro gli impiegati di Cottbus. Immaginatevi quindi la bellezza della Coppa: noi giochiamo la prossima settimana partite del calibro Roma-Cremonese all'Olimpico o Juve-Salernitana all´Allianz ? Ma chi organizza queste partite? Napoli-Frosinon ?
Da noi le squadre di D ed Eccellenza avrebbero tutto il diritto di partecipare e di confrontarsi con le squadre migliori, di giocare in casa le prime partite, giocando una partita dal dentro o fuori che renderebbe molto più avvincente tutto.
Domenica sera in diretta dalla televisione tedesca ARD il primo canale ci saranno i sorteggi spettacolo popolare, davanti alle TV si vedrà chi potrà incontrare i Pirati del Nord, abbiamo il Leverkusen, lo Stoccarda ed il Gladbach ma non ci fanno paura nonostante siano le uniche di serie A rimaste. Oppure della serie B il Kaiserslautern già battuto da loro, Hertha già battuta in casa da loro, il Fortuna con il quale abbiamo un conto aperto avendo solo pareggiato per 0-0 in casa per cui bisogna migliorare il record attuale. Oppure forse la più bella sarebbe tornare nel Saarland al confine con la Francia e a pochi km da Homburg, contro il Saarbrücken dove giova un italiano tifoso del Sankt Pauli (link, qui alcuni anni fa, una bella chiacchierata). In pratica nei quarti le squadre di A sono meno di quelle di B (4-3 il conto) con addirittura una di terza serie.
Avanti, non un passo indietro!