20 anni oggi: la scalata in B di Babelsbergt 03 e BSG Motor Babelsberg

09.06.2021 20:55 di  Massimo Finizio   vedi letture
20 anni oggi: la scalata in B di Babelsbergt 03 e BSG Motor Babelsberg

Nel 1903 viene fondata a Potsdam, capitale della Prussia (odierna Brandemburg) l'associazione sportiva Sport-Club Jugendkraft 1903 nel quartiere operaio di Babelsberg, molto simile al nostro Sankt Pauli di Amburgo.

Come la maggior parte di associazioni sportive del secondo dopo guerra, i nostri amici entrano nei gruppo di dopolavori che si vanno a formare nell'allora DDR ed il nostro sport club divenne il dopolavoro delle officine meccaniche esistenti a Babelsberg ed intitolate a Carlo Marx. Tali officine costruivano e riparavano le locomotive a vapore prima e poi, in un secondo momento, si specializzarono in motori Diesel finendo con i primi motori elettrici. Il quartiere fortemente composto dalla storica emigrazione olandese, franco/boema del settecento invitata a riformare un tessuto sociale distrutto dalle guerre. Lo sviluppo sportivo negli anni della DDR poermette quindi al BSG Motor Babelsberg di avere una base larghissima in moltecipli discipline, raggiungendo spesso anche i vertici nazionali ed europei in varie competizioni, dalla boxe all'atletica leggera passando per canottaggio, judo e ginnastica.

Anche con le riforme dello sport non sempre eccellenti post riunificazione, sia la cittá di Potsdam che il suo piu bel quartiere (appunto Babelsberg) restano ancora oggi eccellenze nello sport con il centro Olimpico piu grande in Germania. Il canottaggio sfrutta in estate le stupende coreografie paesaggistiche dei laghi su cui sorge la città, l´atletica leggera ancora oggi gode delle strutture ex DDR (per fortuna non dismesse_ con tutti i centri di sviluppo dello sport scolastico (prossimamente un nostro report). Degni di nota infine anche dagli stabilimenti cinematografici a Babelsberg dove vennero girati i migliori film del passato in Germania come Metropolis di Fritz Lang (video dei Queen, Radio Gaga, ndr) e ultimo ma non ultimo Babylon Berlin trasmesso ultimamente anche sugli schermi italiani. 

Dal lato sportivo calcistico invece abbiamo un paio di spunti da ricordare; innanzitutto qui iniziò la carriera da allenatore Sepp Herberger,  il padre del calcio tedesco essendo stato il leggendario allenatore del primo mondiale vinto a Berna contro la mitica Ungheria. Poi nello stadio costruito dall'Armata Rossa che aveva base proprio nella città di Potsdam, pochi sanno che ha giocato anche la nostra nazionale Italian U21 nel 1987 in quella che sarebbe poi diventata la bella nazionale degli europei '88 e dei Mondiali di Italia '90. Allenatore Cesare Maldini: in campo per uno striminzito e scialbo 0-0: ricordiamo Zanoncelli, Galli, Berti, Crippa, Rizzitelli, Notaristefano, Fuser, Annoni. In porta Gatta tra i migliori della giornata, mentre le cronache ci danno un Berti non pervenuto. Inoltre ricordiamo la qualificazione al primo turno di Coppa di Germania (link) dopo aver vinto la coppa di LND la settimana scorsa. 

Oggi invece ricordiamo il ventennale della famosa scalata in serie B del Babelsberg: un ritorno che mancava dai tempi della ex DD dove invece frequentava stabilmente la serie B. Fu un 2001 spettacolarmente bello per gli sportivi di Babelsberg, candidati più per una possibile retrocessione che altro ma, come sempre lo sport riesce a fare, capovolge tutti i pronostici finendo al secondo posto dietro Union Berlino (oggi in serie A), davanti a nomi del calibro di Dusseldorf, Dresda ed Aue (link)

A quella scalata sono anche legati ricordi forse di altri tempi che noi in Italia ormai ci siamo dimenticati: da una squadra che gioca senza sponsor, alle trasferte effettuate partendo la mattina in treno con la merenda in busta e tornando spesso sempre in treno con gli stessi tifosi (ma i treni sappiamo che erano di casa a Babelsberg). AIn quella squadra giocarono e furono determinanti anche molti nostri amici come Martino Gatti, di chiara origine italiana ma soprattutto 4 anni anche con i pirati del Sankt Pauli  (ricordato per i suoi gol determinanti, ndr) e come Almedin Civa, andato via dalla ex Jugloslavia ad inizio guerra).  Civa che per oltre 20 anni ha calcato quel bel prato prima da giocatore poi da allenatore /giocatore ed infine da direttore sportivo. La maglia del Babelsberg  è sempre nel suo cuore anche se dallo scorso anno presta i suoi servigi tra le fila del Lokomotiv di Lipsia, restando sempre in ambito associativo "sportivo e ferroviario".