Il nostro Uwe Seeler è morto!

21.07.2022 23:04 di Massimo Finizio   vedi letture
Uwe fa 3-3 contro l‘Italia
Uwe fa 3-3 contro l‘Italia

Solo poco tempo fa ci avevano lasciato Gerd Mueller e Bernd Bransch (link):  ora un altro grande attaccante della grande Germania degli anni 70, ed oggi nel tardo pomeriggio è la volta del nostro Uwe Seeler

Se Mueller era un grande attaccante, il "nostro" Uwe era non solo attaccante dei cugini dell'Amburgo e della Germania, ma anche un grande amante del calcio, della sua bellissima città Amburgo, ed amava il Sankt Pauli come pochi sanno.

Abbiamo deciso di dedicare questo nostro piccolo racconto al "nostro" Uwe così chiamato da tutti gli amanti del calcio e dello sport in Germania proprio perché lui aveva a cuore tutti indistintamente e senza preclusioni,  come noi del Sankt Pauli. La sua rete del 1970 che pochissimi ricordano, aveva fatto abbracciare Rivera al palo della porta difesa da Albertosi: Uwe era fortissimo di testa, ma giocava anche con entrambe le gambe, come si diceva una volta, aveva il " baricentro basso " per cui poteva essere insospettabile nelle finte e nelle giocate di piede, un sopraffino del calcio. 

Anche suo padre era stato un calciatore e come lui di grande cuore e tifoso della cittá di Amburgo, per questo nella sala dei trofei del Sankt Pauli possiamo trovare le foto del papà Erwin e del figlio Uwe. 

Lo abbiamo incontrato varie volte in città sempre con il sorriso sulle labbra, con una buona parola per tutti e quando anni fa, il nostro Sankt Pauli ebbe dei problemi, fu il primo a venire allo stadio del Sankt Pauli, prese una maglietta "Retter" (salvataggio, ndr) e chiamò a raccolta tutti per dare una mano al Sankt Pauli, dopo di lui si accodarono in molti tra cui il Bayern di Monaco. 

Era in nazionale e con il suo Amburgo di cui è stato anche Presidente, segnava tanti gol, scudetti e coppe di Germania. L´Inter che aveva offerto somme astronomiche per il passaggio del nostro Uwe, ricevette un chiaro NO. 

E le motivazioni erano chiare, decise di rimanere ad Amburgo come rappresentate della Adidas e girare con il suo piccolo maggiolino di colore azzurro perchè pensava che "il sud" non fosse sportivamente confacente e che la città di Amburgo fosse più bella ed accogliente della nebbia di Milano. Lo ha ricordato scherzosamente varie volte nei suoi racconti e negli incontri dove raccontava le sue storie, lui era della città di Amburgo, sempre è stato per lo Sport associativo, lo Sport che unisce e non divide. 

Per questo ti ricordiamo con un sorriso, un abbraccio di cuore, nostro Uwe Seeler per sempre!