Qatar, un mondiale che nessuno amante del calcio voleva e che pochi guardano (in tv)

26.11.2022 18:00 di  Massimo Finizio   vedi letture
Qatar, un mondiale che nessuno amante del calcio voleva e che pochi guardano (in tv)
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Il Mondiale è nato sotto gli astri negativi della corruzione e del profitto, documentarti dai tanti report giornalistici: il migliore quello sviluppato dal nostro Benny Adrion ex giocatore dei Pirati. 

Come il documentari di ricerca ha potuto spiegare con telecamere delle televisioni tedesche ed inglesi (BBC) nascoste ed anche direttamente da ex dirigenti della FIFA, ex dirigenti Australiani ed Americani, Austriaci, Svizzeri, ex dirigenti delle commissioni di inchiesta della stessa FIFA, abbiamo potuto vedere e sentire, da qui riportiamo a voi, come personaggi ex FIFA hanno potuto tenere sotto scacco l´intero sport e portare in Qatar il mondiale che si sta svolgendo in questo momento. Questi dirigenti, come da immagini eloquenti e dalle loro stesse voci e richieste, richiesero delle parcelle altissimi per poter votare prima l´Australia, poi immediatamente dopo poter votare come organizzatori dei Mondiali gli USA. Di fatto erano d´accordo da sempre con il Qatar che mise sotto scacco anche la Francia nell'incontro tra Sarkozy-Platini-Qatar a Parigi immediatamente prima della ultima votazione che poi decretò il Qatar futuro organizzatore dei mondiali 2022, dove si trattarono anche le entrate dei Qatarioti nel PSG oltre la vendita di vari materiali bellici (si veda a tral proposito Report RAI3 e report Benny Adrion su Prosieben, report BBC ed altri ancora).

Ironia della sorte, il Qatar prese subito dopo le redini del PSG pere poter sviluppare una opera di influenza in Europa pro Qatar e mondiali del 2022, ma appena il giorno dopo l´inizio del Mondiale esce a sorpresa per i media del Mondo ma non per noi, che gli emiri qatarioti desiderano lasciare il PSG vogliono sbolognare e vendere, ormai il Mondiale é iniziato, il giocattolo non serve più

La nostra riflessione su questi eventi è che resta come sempre la delusione di come molti media nostrani si siano fatti "ubriacare" dalle notti magiche medio orientali, ipnotizzare dai flauti magici e dagli incantatori di serpenti dimenticando come sempre che innanzitutto il Calcio é uno Sport, fatti di persone con religioni, lingue e tradizioni differenti, uniti nell'esercizio di uno sport che unisce tutti, cittadini iraniani con quelli americani gli uni contro gli altri, e che vinca il migliore. Giapponesi e tedeschi, Arabi Sauditi ed Argentini, africani sud americani europei che belli vederli tutti insieme cantare e ballare anche se in stadi generalmente non pieni come avrebbero dovuto essere. 

Il Mondiale anche per questo non sta piacendo e delude negli ascolti. sia in Australia che ha subito l´onta di essere stata manipolata durante le elezioni FIFA, in america del sud ed anche nel nord USA e Canada con cali spesso non previsti nella portata. La Germania perde la prima partita ma vince in quanto a comunicazione ed ha il record nel calo delle persone che stanno seguendo i mondiali: la partita di inaugurazione ha fatto registrare un calo del 40% di spettatori, passando da 10 Milioni a poco più di 6, mentre è pauroso il calo degli spettatori per la nazionale tedesca che non ha attirato nemmeno 10 milioni di telespettatori fermandosi a quota 9,23 milioni. Tenetevi forte, i dati sono spettacolarmente incredibili dato che da sempre negli ultimi 25 anni (un quarto di secolo) le presenze davanti al televisore sono state sempre oltre i 20 milioni; 2006 oltre 20,1 milioni ma erano in casa ed vi erano maxi schermi in tutte le piazze con oltre 100.000 spettatori ad Amburgo e 200.000 a Berlino, mentre nel 2010 registrarono un bel 27.9 Milioni mentre nel Mondiale vinto del 2014 ed anche in quel caso le piazze furono pienissimi i dati storici ricordano una presenza di 26,3 Milioni di spettatori. 

Un calcolo matematico é difficile da fare logicamente, tenendo conto che la FIGC norvegese ha detto che non desidera avere più a capo della FIFA il signor Infantino,così come la federazione danse, quella inglese e tante altre federazioni calcistiche in tutto il mondo si sono espresse in questa maniera: pensiamo ragionevolmente che il modello tedesco di partecipazione anche questa volta sia molto vincente. 

La risposta data innanzitutto dalla Germania e giustamente seguita da tutto il mondo responsabile (ad oggi manca ancora una presa di posizione italiana) ci fa riflettere portando come sempre al centro di tutti i discorsi che lo sport ed il calcio in particolare devono essere sempre ambasciatori dei diritti civili, del rispetto di tutte le persone di qualsiasi lingua religione: questo é lo sport al Sankt Pauli, in Germania e lo deve essere il tutto il Mondo.