Nel bene e nel male: United we stand

15.01.2024 20:47 di  Redazione StPauli   vedi letture
Nel bene e nel male: United we stand

Mezzo mondo canta United we stand, divided we fall soprattutto nel mondo di lingua anglosassone. Il Manchester United ha anche un giornale così chiamato (Welcome to United we stand) proprio per riprendere quella parola fatidica, United, su cui si basano tutte le associazioni tedesche (Verein). Uniti si vince e sempre sarà anche per noi questo motto antico che ci riporta a metà dell'800 al periodo Industriale ed alla nascita delle prime associazioni sportive, dei sindacati, delle rappresentanze dei cittadini, degli stessi partiti politici che in Nord Europa sono ancora delle associazioni, ma tutti United! 

La foto a corredo di questo articolo, ripostata sul proprio profilo Instagram dal nostro capitano Jackson Irvine (link), risale allo scorso 10 novembre nella partita in casa contro l'Hannover (0-0, ndr) e riprende chiaramente i tifosi dei Pirati che richiedono la fine delle ostilità e la Pace nella martoriata Palestina (soprattutto perché bisogna stare dalla parte del popolo palestinese! link)

Non dovrebbe essere necessario sottolineare ancora una volta che sia l'Associazione Sportiva, che i Soci-Tifosi, che la Famiglia del St. Pauli sono sempre stati contro la guerra e per le persone in difficoltà, ma lo vogliamo ancora una volta ricordare.

Noi restiamo dalla parte del St. Pauli, esempio di chi vuole essere dalla parte di chi integra e cerca una via sociale migliore, come lo fanno gli amici del Hapoel (link 1 e link 2). Ed i ragazzi dell'Hapoel hanno bisogno di solidarietà, dopo aver perso nell'attacco di Hamas uno dei capi della loro tifoseria più conosciuto ed amato. Sono venuti meno anche 27 loro soci, così numerosi proprio perché molti sostenitori del club vivono nei kibbutz (una forma di comunità collettiva, in cui tutti lavorano insieme, contribuendo con le proprie abilità su base volontaria e non competitiva). Anche una delle precedenti stelle della loro squadra, Lior Asulin, è stata ucciso negli attacchi di Hamas. Come dire di aver perso il loro Totti o Del Piero! 

Siamo stati sempre accanto al Celtic nei momenti difficili dei "troubles", degli attacchi indiscriminati ai bambini e alle donne, ai ragazzi, sia a Belfast che a Glasgow. Quando loro furono attaccati qui ad Amburgo, varie volte, furono i Pirati che scesero a dar loro una mano. 

Tutti noi eravamo vicini, e lo siamo ancora, ai baschi di Bilbao, siamo sempre vicini a tutte le persone che vengono discriminate forse anche più di quanto lo si possa credere, forse anche più del Santo Padre, il Papa Francesco!

United we Stand è anche una canzone per la libertà scritta il 07.07.1968, divenuta poi famosa negli anni '70 con i Brotherhood of Man (23.01.1970) e perfezionata da Elton John. In Italia la cantarono anche Wess e Dori Ghezzi. In Cile invece furono gli Inti Illimani che cantarono nei momenti grigi della dittatura El pueblo unido jamàs serà vencido, per dire essere sempre United è l´unica cosa che conta. Oggi la canzone è anche il simbolo delle associazioni LGBTQ+ e delle associazioni pacifiste, e viene cantata da molte tifoserie del Nord Europa tra cui i verdi di Glasgow, United we Stand! 

In questi momenti difficili l'unica via percorribile è sempre quella della pace, del colloquio e della ricerca di una via integrativa e non violenta, appunto United we Stand