Ivan Klasnic - i piccoli dettagli hanno segnato... i suoi grandi gol

27.05.2021 12:00 di  Massimo Finizio   vedi letture
Ivan Klasnic
Ivan Klasnic
© foto di Gliendm. Bartels x Übersteiger

È una giornata uggiosa a Sankt Pauli, tipica di queste parti. Ci si vede a distanza in uno dei primi incontri possibili dopo il periodo di totale chiusura, in vigore da novembre scorso. Ivan Klasnic è gentilissimo come sempre, taciturno e di poche parole, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Era tanto tempo che non ci si vedeva, ma il grande Ivan non cambia mia: sempre un attaccante in tutti i sensi. Una carriera sportiva fatta sempre di piccoli dettagli da cui poi scaturiscono i suoi gol.

Scherzosamente ci racconta che ha fatto gol o assist a tutti e sempre nelle manifestazioni più importanti: importantissimo ancora in serie B con il Sankt Pauli il suo assist al 90' per il gol del pareggio che significava salvezza (26.05.2000). Fondamentali per i pirati anche l´anno successivo i suoi assist ed i suoi 10 gol: non male per un giocatore appena ventenne! I pirati non lo giudicano forse ancora pronto per il salto di qualità e lui si accasa volentieri al Werder Brema che da sempre ha un rapporto di simpatia con i marroni del FCSP: negli ultimi anni saranno infatti dozzine i giocatori che passano in riva al Weser. Oltre al nostro Klasnic passano nella città anseatica anche Andreas Reinke (leggi qui la sua storia), Finn Bartels e Max Kruse.

A Brema logicamente a suon di Gol si fa conoscere: segna 13 volte e vince lo scudetto e Coppa con gol logicamente in finale a Berlino. Questo è l´anno della sua consacrazione: arriva la prima chiamata importante, la Juventus. Ormai è tutto fatto ma alla fine decide di restare a Brema per non perdere il passaporto Croato e quindi la nazionale Croata: le sue origini e il suo cordone ombelicale con le sua terra da buon emigrato valgono di più. Un dettaglio che lo porterà un anno dopo proprio contro la Juventus a giocare una grande partita ma anche una delle più cocenti delusioni: la sconfitta famosa "puma puma". Lui non lo sa e allora gliela raccontiamo noi, ma ci dice di cambiare giustamente discorso. "In quel momento nessuno di noi pensava che la Juve avrebbe segnato, poi improvvisamente il pallone era in rete": il portiere Tim Wiese aveva offerto ad Emerson il pallone per il gol, da lì in poi la storia che tutti voi sapete già. Era il Werder di Klose, con Klasnic, Micoud e Borowsky e Thorsten Frings, ve lo ricordate?

Agli Europei del 2008 partecipa con la sua Croazia: il dettaglio è che segna come sempre, per la precisione al 119 minuto dei supplementari nello scontro ad eliminazione diretta contro la Turchia. Forse troppo presto? I turchi pareggiano al 122 minuto con arbitro il nostro Rossetti: la Croazia esce ai rigori dato che sia Modric che Rakitic ed anche Recber commetteranno errori dagli undici metri.

Arriva la chiamata del Bayern di Monaco, la risposta è chiara: no grazie. Ma perchè gli chiediamo? “Non posso andare dove come allenatore c’è uno che si chiama Felix”, ci dice candidamente. Poi ci spiega scherzosamente che da un ex dell´Amburgo non si sarebbe mai fatto allenare, ma che invece seriamente ci spiega che Magath non sia amato tanto dai giocatori della Bundesliga causa le sue manie dittatoriali da allenatore.
Per noi entrambe le spiegazioni sono non solo accettabili ma anche divertenti e ci facciamo un'altra risata insieme.

Prima di andare al Nantes anche il Real Madrid lo aveva cercato, con un dettaglio: troppa concorrenza. Successivamente a Milano ha incontrato gli emissari del Milan, ma solo per un colloquio, e la dirigenza del Toro. A Torino c’era un presidente che parlava tanto ed i dirigenti che correvano da tutte le parti senza combinare nulla, sembrava di stare in una gabbia di matti. Al Bolton invece resta ancora 3 anni e con 78 partite segnerà 20 gol, molti dei quali anche al Liverpool in casa da loro.

Cosa pensi della Superlega? "Risposta secca: cosa è?" (risata, ndr). 

Pensi che squalificheranno le 3 irriducibili?Certo che no”. (altra risata, ndr).

Come è organizzato lo sport in Croazia ed nella ex Juglosavia? Come in Germania, certo, ma non siamo tedeschi quindi con meno forza popolare”.

E per l´Italia consiglieresti questo modello? Certo, anzi sarebbe la cosa migliore, assolutamente sì”.

Una ultima domanda: per la prossima Superlega/2.te Bundesliga (link superlega) chi pensi siano le maggiori candidate? Ivan esplode in una grossa risata riguardo alla superlega, ma poi seriamente risponde: “Io gradirei che salissero il prossimo anno prima il Werder poi il St Pauli; al terzo posto anche l´Amburgo. In fin dei conti voglio bene anche a loro e sono di Amburgo”.

Ecco lo spirito sportivo tipico dei sankt pauliani, ma anche scherzoso di un grande croato: lo si percepisce in tutte le sue risposte e nella partecipazione a questa bellissima conversazione.

Grazie Ivan, per una volta hai segnato nel cuore di tanti dei nostri lettori che oggi ti hanno conosciuto ancora meglio.

In bocca al lupo e Forza Ivan.