Euro 88 - alle radici del modello tedesco (seconda parte)

11.06.2021 18:00 di  Massimo Finizio   vedi letture
Euro 88 - alle radici del modello tedesco (seconda parte)

(seconda parte, continua - qui il link alla prima parte)

A Düsseldorf si diedero quindi appuntamento da tutta la Germania anche i tedeschi che non volevano mancare alla festa di benvenuto: però, soprattutto nel giorno precedente alla partita, furono loro a dare il benvenuto agli inglesi. Il risultato fu che il centro storico di Düsseldorf, conosciuto per le sue storiche birrerie caratteristiche, molte delle quali avevano resistito alla seconda guerra mondiale ,furono completamente rase al suolo. Si contarono 24 ore di battaglia tra centinaia di picchiatori che oltre ad essere pieni di birra (non vi erano i divieti di oggi, ndr) erano anche preparati sia militarmente in gruppi da guerriglia (circa 800 inglesi, ndr) e ormai esperti picchiatori da stadio (circa 900 i tedeschi, ndr). Alla fine i danni furono ingentissimi, oltre alle bellissime birrerie ed ai tantissimi ristoranti italiani, furono distrutte oltre 45 auto: nel solo centro città vennero arrestati oltre 550 ultras mentre alla stazione, luogo di arrivo degli inglesi e del comitato di benvenuto tedesco, altre 390 persone.

Quando gli inglesi dovettero lasciare il campo dopo le 3 sconfitte storiche dei 3 leoni inglesi, molti in verità vollero restare perche non avevano detto ancora "tschuss" ai tedeschi. Il problema si spostava ad Amburgo dove l´Olanda avrebbe incontrato appunto i tedeschi in semifinale. Capirete tutti che un'occasione come questa non si poteva non prendere al balzo: unire l´utile - ovvero attaccare il quartiere di Sankt Pauli baluardo in quegli anni dell'anticonformismo, delle occupazioni e della militanza politica - con il dilettevole, quindi confrontarsi non solo con gli olandesi, che in verità erano stato completamente surclassati da tutti, ma anche con la polizia che era stata almeno fino a quel momento molto latitante.  

La partita, inutile ricordarlo, la grande Olanda la vince facile, ma la vera partita inizia immediatamente dopo la fine del match. Si parla di almeno 400 ultras di ogni provenienza tedesca, con a capo i leoni dell´Amburgo, sfilati davanti al commissariato di polizia sulla Reeperbahn (la via principale di Sank Pauli, ndr) senza destare nessun sospetto ed attaccano indisturbati il porto (Hafenstraße, la via delle case occupate). Tutta la notte si susseguirono gli attacchi alle case del porto, in pratica assediate, mentre gli assediati che avevano previsto un possibile attacco visti i fatti di dusseldorf, avevano organizzato nelle loro cantine centinaia di bottiglie vuote per essere utilizzate. Una consistente riserva era stoccata in particolare nella birreria ancora oggi esistente dello  "Zio Otto". Inoltre tra gli occupanti vi erano anche moltissimi attivisti politici di quel periodo legati alla sinistra extra parlamentare che si organizzarono con armi automatiche per rispondere agli attacchi di macete degli ultras sconfitti dagli Orange. 

Alla fine gli ospedali contarono centinaia di feriti, molti dei quali dovettero essere operati per togliere i bossoli di piombo. Alcuni assediati persero chi un occhio, chi una parte del corpo, mentre la polizia che aveva lasciato passare gli ultras impiegò moltissimo a riportare la pace sul campo. 

Questi i fatti raccontati in maniera forse troppo scherzosa in confronto alla vera distruzione che furono quei campionati europei, senza dimenticare che in ogni città tedesca gli scontri si registrarono praticamente ogni giorno. 

Dopo i fatti del 29.05.1985 call'Heysel in Germania era nata una grande iniziativa da parte dei tifosi insieme alle associazioni sportive per cercar di sviluppare la cultura sportiva negli stadi, in modo che questa nuova militanza prendesse il posto dei feriti ed evitasse ulteriori morti.

I fatti del 1988 velocizzarono questo sviluppo che tutti voi avete visto tempo fa quando abbiamo raccontato del Fanladen (link) che nasceva proprio in quegli anni per coordinare e affiancare il tofo e lo spirito sportivo. Dopo il 1988, nonostante la Germania avesse visto quello scempio per oltre 3 settimane, si volle proseguire con il progetto del Fanladen portandolo anche alla Uefa. L'organismo europeo, sotto la presidenza di Platini, allargò il progetto a tutto il continente facendone punto centrale per qualsiasi organizzazione sportiva: in pratica il modello del Sankt Pauli. 

in Italia non esiste il fanladen, in Italia non esiste neanche l´associazionismo sportivo.In Italia non esiste il rispetto dello sport e in italia non esiste il rispetto delle persone. Ma in italia gli stadi sono vuoti e in italia, solo in italia. 

Grazie al Sankt Pauli, sempre e comunque un esempio di sport ed aggregazione.