ESCLUSIVA: sport e malattia, ecco l'esempio di Bas van de Goor

15.04.2021 20:41 di  Massimo Finizio   vedi letture
Bas van de Goor
Bas van de Goor

Sebastiaan Jacques Henri van de Goor, meglio noto come Bas, è stato uno dei piu grandi giocatori di sempre di pallavolo, forse solo secondo al nostro Andrea Giani (ma in questo caso noi siamo di parte, ndr). Vince quindi le Olimpiadi con la sua Olanda nel 1996, europei nel 1997, World League 1996, argento ai mondiali 1995 oltre a 4 scudetti in Olanda e 3 in Italia a cui vanno aggiunte 3 Coppe dei Campioni di cui 2 con Modena ed una con Treviso. 

Questa la parte bella della sua carriera: la parte invece triste arriva quando improvvisamente, ancora durante la sua bellissima carriera sportiva, diventa improvvisamente diabetico tipo 1. Da quel momento inizia una nuova carriera, forse ancora piu emozionante: quella di essere vicino ai bambini e diabetici e non per dare loro una testimonianza attiva che le malattie non possono e non devono allontanare dallo sport nessuno. Insegnamento che in particolare da noi in Italia fatichiamo a recepire, soprattutto nello sport di base. 

Con la sua perfetta conoscenza della lingua italiana lo abbiamo incontrato e parlato di sport.

Carissimo dove hai iniziato a giocare a Pallavolo ? 

Ho iniziato e poi anche finito, nella associazione sportiva Dynamo Apeldoorn, in pratica Modena per l´Olanda. 

Ndr: la Dynamo per i nostri lettori è un´associazione sportiva come il Sankt Pauli, fondata il 01.07.1967 con oltre 1.000 soci che sostengono lo sport di base e sviluppano dozzine di team femminili e maschili dal settore giovanile alle prime squadre. Le prime squadre giocano poi logicamente nei campionati professionistici. 

Le tue schiacciate ci hanno fatto male nel 1996! 

Lo so, ero a Modena: un bellissimo periodo con tantissimi campioni (ride, ndr) ma lo sport è purtroppo questo e non avrei mai pensato di battere gli azzurri che erano fortissimi e dai quali ho imparato tantissimo, dopo una partita equilibratissima nella finale dei giochi Olimpici.

Cosa fai adesso con la tua fondazione? 

Ho pensato che dopo aver conosciuto questa malattia particolare, avrei potuto migliorare la vita di tante persone, anche dei professionisti che hanno questo problema. Noi non siamo dottori ma la maggior parte di noi sono appunto diabetici. Portiamo quindi le nostre esperienze vissute a conoscenza di chi ne ha bisogno. Organizziamo incontri non solo sportivi soprattutto con tantissimi bambine e bambini in gruppi e poi li accompagniamo nelle attività sportive, in maniera di vivere insieme a loro la fase bellissima di sport consigliando e seguendoli nelle poche ore che stanno con noi. 

La Fondazione dove ha sede? 

Abbiamo degli uffici nella sede del CONI Olandese poi collaboriamo anche con alcune società sportive di calcio come il PSV e l´Ajax (anche queste sono associazioni sportive come il Sankt Pauli o il Borussia Dortmund, ndr) ultimamente abbiamo seguito anche un giocatore giovane dell´Ajax che poi ha anche debuttato in serie A. 

Quindi oltre a piccoli Tornei organizzati quasi per didattica, seguite anche alcune piccole fasi del professionismo?

Certo ovunque possiamo dare una mano noi siamo sempre presenti. Vedi il diabete è una malattia particolare che molti non conoscono ancora, anche pericolosa se non seguita e conosciuta. Se la conosci puoi fare tutto anche ad alto livello. Per questo adesso collaboriamo anche con la IDF (https://it.wikipedia.org/wiki/International_Diabetes_Federation)  che venne proprio fondata ad Amsterdam nel 1950 ed oggi ha sede a Bruxelles e che ha oltre 230 associazioni nel mondo. Stiamo scrivendo un trattato per far capire l´importanza della conoscenza di questo problema, per aiutare tutte le federazioni sportive e soprattutto aiutare la pratica dello sport di base ed anche professionista. Tieni conto che questa malattia è in continuo aumento, specie nelle nazioni dell´est e del continente africano, un continuo aumento a cui noi possiamo dare una mano nella conoscenza e con la nostra esperienza. 

Fantastico, bellissimo: magari si potrebbe anche collaborare con le federazioni sportive italiane oppure con il CONI? 

Ma certo, sarebbe bello anche dare una conoscenza piu ampia e di esperienza a tutte le federazioni mondiali, anche se a mia Italia la ricordo sempre con il cuore in mano. Per questo stiamo scrivendo insieme all'IDF un documento che poi proporremo forse a fine anno a tutti quelli che lo desiderano e per tutti gli sport.

Grazie di cuore Bas, una bella conversazione e in bocca al lupo: vai avanti con questo progetto di integrazione bellissimo!

Grazie a voi e soprattutto un grande abbraccio a tuti gli sportivi, donne e uomini e a tutti i tifosi: un carissimo abbraccio particolare al mio amico Andrea Giani. 

Grazie per la collaborazione a te Bas, ti siamo vicini ed a presto rivederci. Tuttostpauli ti ringrazia di cuore, forza!